Uno dei mutamenti sociali più interessanti del XXmo secolo è stato il progressivo spostamento della figura del bambino, dalla periferia al centro della società.
Fino a un secolo fa, il bambino era un soggetto dai diritti molto limitati: nel migliore dei casi l'erede di una serie di responsabilità che gli venivano addossate fin dalla nascita, nel peggiore pura forza lavoro.
Lo stesso termine proletariato nasce da qui.
Con il XXmo secolo le cose sono lentamente e faticosamente cambiate, fino a un ribaltamento che ha portato il bambino di oggi ad essere oggetto di grandi investimenti emotivi ed economici da parte dei genitori, e di una grande attenzione sociale.
Tutto questo ha però un costo, che viene pagato dal soggetto debole di questo nuovo equilibrio: la mamma.
Lasciata sola dalle istituzioni, in un contesto in cui le reti sociali si sono sfaldate, talvolta divorziata, talvolta in difficoltà economiche, la mamma di oggi porta anche il peso di uno spietato giudizio sociale che condanna come inadeguato il genitore che sia meno che perfetto.
Il documentario che vi proponiamo oggi è un viaggio nell'universo sommerso di queste mamme in perenne apnea.
Una tata, una psicologa e 3 mamme, tutte con storie molto diverse tra loro, si confrontano, si aprono e si raccontano. Per una volta libere di togliersi la maschera.
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