« Musica classica contemporanea » : sembra una contraddizione, ma è il termine utilizzato comunemente per chiamare il repertorio contemporaneo di musica “colta” o almeno “scritta” e di àmbito impegnato. Musica che, nel corso dei decenni, si è fatta la nomea di impegnativa, di difficile fruizione, riservata a pochi eletti; e soprattutto brutta. Per discutere di questi epiteti, e sfatare parecchi pregiudizi, ne parliamo con il critico musicale Carla Moreni e l’autore di uno stuzzicante libriccino dedicato a questi argomenti, Emanuele Arciuli, pianista di fama. Insieme a lui proprio qualche settimana fa avevamo analizzato la cosiddetta “bellezza della nuova musica”.
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