In occasione della 18esima sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco in Botswana, il canto lirico è stato inserito nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità.
E’ una notizia molto importante per una tecnica di canto che si è sviluppata nel corso degli ultimi 400 anni e ha accompagnato le varie trasformazioni di un genere, l’opera, di fatto ancora in evoluzione. Il significato di questa scelta, però, va al di là del mero riconoscimento: si tratta, infatti, di un chiaro segnale inviato a tutti coloro che pensano di poter inserire indebitamente i microfoni nei teatri e modificare così la natura stessa di quel genere.
Servirà a qualcosa? Davide Fersini e Giovanni Conti ne parlano con il direttore della rivista Musica, Nicola Cattò e con Barbara Frittoli, soprano di grande fama, nonché affermata didatta.
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