C’è molta attenzione, anche nella piccola bolla della musica jazz al cosiddetto gender gap, ovvero ad una tendenza a favorire progetti, programmi e direzioni artistiche con prevalenza maschile.
Staticamente malgrado tanti sforzi in questo senso e malgrado indiscutibili miglioramenti, le cose stanno ancora così.
Ma quale può essere l’approccio giusto, in questo momento storico: una certa tendenza ad imporre percentuali di genere all’interno di programmi musicali e stagioni concertistiche (come si fa da molte parti) è la soluzione migliore oppure il problema è più complesso e necessità un approccio più articolato?
Lorenzo De Finti e Giovanni Conti ne parlano con Alessandra Micalizzi, sociologa, psicologa e dottore di ricerca in comunicazione e nuove tecnologie e con il giornalista, docente e saggista musicale Alceste Ayroldi.
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