Dal dumping salariale alle disparità fra i generi, dalla conciliabilità alla disoccupazione degli ultracinquantenni, la lista delle zone grigie nel mondo del lavoro è chilometrica. Molti dei problemi irrisolti saranno protagonisti anche quest’anno dei discorsi e delle rivendicazioni in occasione della Festa dei Lavoratori.
Ma ci sono anche zone grigie più subdole, come il lavoro fuori orario, chiesto dal datore o semplicemente eseguito per “portarsi avanti”. Oppure gli effetti che creiamo senza rendercene conto quando paghiamo la spesa alla cassa automatica o eseguiamo pagamenti online. In fondo siamo (anche) noi tutti, con i nostri comportamenti, a cambiare i rapporti di lavoro? Come resistere alla tentazione di riversare tutte le colpe sulla tecnologia che evolve?
Modem vi propone una riflessione al di là del “padrone cattivo” versus “lavoratore sfruttato” con:
· BEATRICE FASANA - dirigente d’azienda
· CHIARA LANDI - responsabile del settore terziario di Unia Regione TI e Moesa
· SIEGFRIED ALBERTON - economista e specialista in formazione continua
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