Come si misura l’autorevolezza di un genitore? Siete favorevoli che lo Stato intervenga nell’educazione dei figli oppure i genitori devono godere di una totale libertà e di una piena autonomia educativa, senza nessun intervento da parte del legislatore? L’educazione dei figli è soltanto un fatto privato oppure è anche di dominio pubblico e deve essere quindi regolata con degli specifici articoli di legge? Ne parliamo nella puntata odierna, dopo la decisione di ieri del Consiglio nazionale, presa a larga maggioranza, di inserire il principio dell’educazione non violenta nel Codice civile, ritenendola inammissibile. Secondo il Nazionale le sculacciate, le sberle, gli scossoni, le punizioni corporali e psicologiche e i maltrattamenti degradanti, anche di natura verbale come le minacce e le umiliazioni, non devono quindi far parte della crescita educativa dei bambini, con i Cantoni che dovranno potenziare la prevenzione, ampliando le attuali offerte di consulenza familiare e di sostegno e aiuto per genitori e figli. Sberle, sculacciate, maltrattamenti vari e punizioni educative ai figli: deve occuparsene anche lo Stato o è un fatto indipendente e privato dei genitori? Il dibattito su quali forme educative adottare in famiglia, con specifiche indicazioni da parte delle autorità politiche, è dunque aperto: come sempre ci potete raggiungere con le vostre opinioni e i vostri commenti in diretta telefonica allo 0848 03 08 08 oppure via Wathsapp allo 076 321 11 13.
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