levatrici e parto
Millevoci

È stato un parto, ma è stato bello

Di Isabella Visetti

  • 17.03.2023
  • 41 min
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Attorno alla nascita è in corso da diversi anni un acceso dibattito pubblico fra chi vuole favorire il parto fisiologico, limitando quello medicalizzato e il ricorso al cesareo, e chi trova questo tema trascurabile. Il concetto di violenza ostetrica, nato in Sudamerica una ventina di anni fa, ha messo a fuoco i limiti del modello biomedico e la distanza che esiste tra i bisogni fisici e psichici delle partorienti e la modalità della loro presa a carico negli ospedali, dove ancora sono praticati interventi medici non efficaci, come ormai dimostrato da diversi studi, ed eseguiti senza il consenso delle donne.

Anche in Svizzera, vi sono dati che fotografano la violenza ostetrica: in una ricerca del CHUV, l’ospedale universitario di Losanna, una mamma su tre ha ricordi traumatici del proprio parto, mentre in un’inchiesta della Scuola universitaria professionale di Berna una donna su quattro dice di aver subito qualche forma di coercizione durante il travaglio. Perché il parto è diventato un evento traumatico? Perché quello che fino al secolo scorso era un affare di donne, ora sembra qualcosa su cui non possono esercitare un ruolo attivo? Come recuperare le competenze e le risorse femminili sul parto? Come ridefinire l’autonomia della donna e la sua sicurezza nell’esperienza della nascita? Una risposta tecnica la si trova nelle linee guida dell’OMS, pubblicate nel 2018, per riumanizzare la nascita e il parto, ma anche nelle esperienze di diverse associazioni impegnate ad aumentare le conoscenze sul parto fisiologico e che vogliono contribuire a una nuova narrazione della nascita e a una nuova consapevolezza sociale sull’argomento.

Ne parliamo con:
Anna Fossati, levatrice indipendente, che lavora a domicilio e in casa maternità e nascita "Le dieci lune", ideatrice del Festival della nascita
Mara Bianchini,
levatrice indipendente, presidente e co-fondatrice dell’associazione Nascere Bene Ticino, docente SUPSI
Cecilia Antolini, co-fondatrice de "Il parto positivo", ha un dottorato in filosofia e una specializzazione in salute mentale del neonato

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