Cosa sono io. Il cervello alla ricerca di sé stesso è il titolo di uno dei libri di Arnaldo Benini luminare della neurochirurgia e della conoscenza del cervello umano. Quando il cervello va alla ricerca di sé stesso scopre quanto è difficile comprenderne il funzionamento e soprattutto le cause del suo deperimento.

Ecco perché il professor Benini, dopo aver riflettuto nei suoi libri su questioni etiche, filosofiche e potremmo dire “fisiologiche” della coscienza umana, ha dato recentemente alle stampe un altro libro dal titolo “La mente fragile. L’enigma dell’Alzheimer” (Raffaello Cortina Editore, 2018). L’autore si dice mosso dal dovere di fare ordine nel caos delle approssimazioni su una malattia che fa paura. Un libro per informare il pubblico sulle nuove ricerche e soprattutto per contribuire ad evitare di confondere il normale indebolimento delle facoltà mentali della persona anziana con le forme di demenza vera e propria.

Proprio perché l’Alzheimer fa così paura è bene conoscerne i veri sintomi e i fattori che ne favoriscono il rischio di insorgenza. Questo però non significa - ed un aspetto centrale del libro di Benini – eccedere nella “caccia” ai sintomi dell’Alzheimer attraverso esami medici (potenzialmente destabilizzanti) sulla persona anziana che manifesta una normale perdita di facoltà cognitive dovute all’età.

È dunque un nuovo approccio quello che propone Benini, basato sulla conoscenza di quanto si sa della ricerca medica e soprattutto sulla prevenzione di una malattia che se non compresa in tutti suoi aspetti, medici sociali e culturali, può mettere in pericolo la nostra stessa sopravvivenza come specie.

Ospite:
Arnaldo Benini, professore emerito di neurochirurgia all’Università di Zurigo, docente al Centro Professionale Sociosanitario di Lugano. Autore di libri di saggi sulla medicina e la filosofia

Alzheimer Svizzera