Dacia Maraini è certamente la scrittrice italiana più nota al mondo. La sua è una vita di straordinaria ricchezza. Nella genealogia della sua famiglia paterna si annidano anche origini ticinesi: figlia di Fosco Maraini, orientalista e antropologo e della pittrice siciliana Topazia Alliata, ha conosciuto i grandi protagonisti della vita intellettuale e culturale che hanno forgiato un’epoca, quella del dopoguerra: da Pier Paolo Pasolini a Elsa Morante a Alberto Moravia, a lungo suo compagno di vita. Nel giorno stesso in cui le verrà conferito il premio Hemingway, l’autrice di “Bagheria”, di “La lunga vita di Marianna Ucrìa” dialogherà il pubblico di Rete Uno affrontando i temi che le sono più cari (l’ambiente e la difesa degli animali, il femminismo, le ingiustizie, l’America, la produzione letteraria) e ripercorrendo alcuni momenti importanti della sua vita, da quando bambina fu internata in un campo di concentramento giapponese fino ai grandi riconoscimenti letterari che ne hanno fatto una celebrità internazionale.
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