Cantare fa bene! E non serve scomodare i diversi studi scientifici che misurano i livelli di serotonina ed ossitocina – endorfine rilasciate in situazioni di benessere – mentre intoniamo un motivetto sotto la doccia o a squarciagola ci produciamo nel karaoke di un’aria pucciniana. Chi canta lo sa. L’effetto è quasi immediato e sembra che lo stiano imparando anche gli enti musicali che da qualche tempo organizzano, per amatori e appassionati, concerti in cui dare a chiunque ne abbia voglia, l’opportunità di salire in palcoscenico e cantare in un coro. Così l’8 giugno l’OSI presenterà sul palcoscenico del LAC di Lugano i Carmina Burana di Orff diretti da Markus Poschner con la partecipazione di tutti i cori amatoriali del Ticino. Nel frattempo, a Como si organizza, come ormai da diversi anni, la tradizionale opera estiva che coinvolge 200 coristi amatoriali impegnati nella Tosca di Puccini. A Milano, infine, spopola il progetto Hardcoro: una volta alla settimana un maestro di coro accoglie chiunque lo voglia, in uno spazio pubblico per armonizzare ed eseguire in due ore una canzone famosa con chiunque si sia presentato. Un successo inatteso che nasconde una forte esigenza di inclusione musicale! Davide Fersini e Giovanni Conti ne discutono con la direttrice del Festival Verdi off di Parma, Barbara Minghetti e con Giovanni Pesce, fondatore di Hardcoro.
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