Prima il furto, di una importanza senza precedenti; poi le critiche, almeno altrettanto umilianti. Il management del Louvre ha per anni privilegiato le spese per operazioni di immagine, a scapito di altre necessità come la sicurezza. Lo hanno scritto giovedi i magistrati della Corte dei conti. Urge correre ai ripari e così la presidente e direttrice del museo-simbolo della cultura francese ha convocato per oggi un consiglio di amministrazione straordinario.

In molti in attesa di entrare al Louvre, tre giorni dopo lo storico colpo
“Abbiamo preso pienamente le misure” di tutti i problemi , ha affermato Laurence des Cars, e da oggi entra in vigore un nuovo piano direttore sulla messa in sicurezza della struttura. Verrà in particolare potenziata la videosorveglianza, che si è rivelata assai carente. E ci saranno cambiamenti nell’organizzazione interna. Cadranno delle teste? La prima ad avere offerto le dimissioni, all’indomani del furto del 19 ottobre, è stata proprio la des Cars, al vertice del più prestigioso museo di Francia dal 2021, ma il consiglio le ha respinte. E stamane ha affermato: “Voglio ringraziare per la fiducia che mi è stata accordata per trasformare e modernizzare il Louvre, che deve diventare pienamente un museo del XXI secolo. Oggi non lo è”.
Voglio ringraziare per la fiducia che mi è stata accordata per trasformare e modernizzare il Louvre, che deve diventare pienamente un museo del XXI secolo. Oggi non lo è
Laurence des Cars, direttrice Louvre
Tra il 2018 e il 2024, secondo il rapporto dei magistrati contabili, il museo ha speso oltre 100 milioni di franchi per l’acquisto di opere, ma meno di 27 milioni per la manutenzione e la messa a norma della struttura. Per la direttrice, tuttavia, è sbagliato contrapporre acquisizioni e manutenzione, le different voci di spesa essendo un tutto nella missione del museo.









