La più lunga paralisi di bilancio nella storia degli Stati Uniti è terminata mercoledì dopo la promulgazione da parte del presidente americano Donald Trump di una legge approvata dal Congresso. Ne ha approfittato per attaccare l’opposizione democratica e vantare la sua politica economica.
“Non cederemo mai al ricatto”, ha dichiarato il capo di Stato repubblicano firmando il testo adottato poco prima dalla Camera dei rappresentanti, dopo 43 giorni che hanno sconvolto diversi settori dell’economia americana.
Nel tentativo di uscire vincitore da questo interminabile braccio di ferro, ha attaccato gli “estremisti dell’altro partito”, accusandoli di aver bloccato il governo per “ragioni puramente politiche”. “Il Paese non è mai stato meglio”, ha aggiunto Donald Trump, mentre i sondaggi segnalano un crescente malcontento degli americani sull’economia.
Dopo l’approvazione lunedì da parte del Senato, la Camera dei rappresentanti ha approvato la proposta di legge di bilancio con 222 voti contro 209. Non meno di sei deputati democratici si sono uniti alla maggioranza, mentre due repubblicani hanno espresso il loro dissenso.
Dopo oltre 40 giorni di stallo sul bilancio, un gruppo di senatori democratici ha finito per cedere lunedì approvando insieme ai colleghi repubblicani una nuova proposta di legge che proroga il bilancio precedente fino alla fine di gennaio.
Il testo lascia invece in sospeso la proroga delle sovvenzioni per “Obamacare”, l’assicurazione sanitaria per le famiglie a basso reddito, con grande disappunto della base e di numerosi eletti democratici. Donald Trump non ha fatto mistero delle sue intenzioni, definendo questo dispositivo un “disastro” e un “incubo” da eliminare.
Secondo lui, invece di sovvenzionare un sistema collettivo, bisognerebbe redistribuire i finanziamenti “direttamente” agli americani affinché possano scegliere individualmente la propria assicurazione sanitaria.
Tra le poche concessioni all’opposizione, il testo prevede la reintegrazione dei funzionari licenziati dall’inizio dello “shutdown”. Comprende inoltre fondi per il programma di aiuti alimentari SNAP fino a settembre, evitando così che questa assistenza, di cui beneficiano oltre 42 milioni di americani, venga sospesa in caso di nuova paralisi di bilancio alla fine di gennaio, come è accaduto durante l’attuale blocco.
Che cos’è lo shutdown?
Lo shutdown amministrativo negli Stati Uniti è il blocco delle attività governative non essenziali. È un provvedimento che scatta quando il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio. Si ha quindi una paralisi finanziaria: le attività amministrative non vengono finanziate e si fermano.
Il primo blocco di questo genere si verificò nel 1976. In seguito è successo altre venti volte, con una durata massima di tre settimane. L’ultimo shutdown risale al 22 dicembre 2018.

USA: verso la fine dello "shutdown"
Telegiornale 11.11.2025, 20:00




