Il Senato americano ha votato lunedì sera un provvedimento volto a porre fine alla paralisi del bilancio, grazie al sostegno di una manciata di senatori democratici. Il testo passa ora alla Camera dei rappresentanti, che dovrà esprimersi più avanti nella settimana.
La proposta di legge, approvata al Senato con 60 voti favorevoli contro 40, estende il bilancio attuale fino alla fine di gennaio. Il testo sarà discusso a partire da mercoledì alla Camera dei rappresentanti, prima di arrivare, in caso di accordo, sulla scrivania del presidente Donald Trump per una promulgazione che metterà ufficialmente fine a oltre 40 giorni di paralisi di una parte dello Stato federale, un record.
Prima del voto, il presidente repubblicano si era detto soddisfatto di aver ottenuto abbastanza voti democratici al Senato per uscire dall’impasse. “Di sicuro è un peccato che sia stato chiuso, ma riapriremo il nostro Paese molto rapidamente”, ha dichiarato alla stampa dalla Casa Bianca.
Lo speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti, Mike Johnson, ha espresso lunedì il suo ottimismo sul fatto che la paralisi sarà revocata «questa settimana». “Il nostro lungo incubo nazionale sta finalmente giungendo al termine”, ha dichiarato. Dal 1° ottobre, data d’inizio del blocco, più di un milione di funzionari non percepiscono lo stipendio e l’erogazione di alcuni aiuti è fortemente disturbata, così come il traffico aereo, con ormai centinaia di voli cancellati ogni giorno.
Al centro del disaccordo tra repubblicani e democratici da oltre un mese c’è la questione dei costi sanitari. Il Partito repubblicano, maggioritario al Congresso, proponeva una semplice estensione del bilancio attuale, mentre l’opposizione chiedeva un’estensione delle sovvenzioni per il programma di assicurazione sanitaria “Obamacare”, destinato principalmente alle famiglie a basso reddito.
Tali sovvenzioni dovrebbero scadere alla fine dell’anno e i costi dell’assicurazione sanitaria dovrebbero quindi più che raddoppiare nel 2026 per 24 milioni di cittadini americani che utilizzano l’Obamacare, secondo KFF, un centro di ricerca specializzato in questioni sanitarie.
Che cos’è lo shutdown?
Lo shutdown amministrativo negli Stati Uniti è il blocco delle attività governative non essenziali. È un provvedimento che scatta quando il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio. Si ha quindi una paralisi finanziaria: le attività amministrative non vengono finanziate e si fermano.
Il primo blocco di questo genere si verificò nel 1976. In seguito è successo altre venti volte, con una durata massima di tre settimane. L’ultimo shutdown risale al 22 dicembre 2018.

Stati Uniti verso la fine dello shutdown
Telegiornale 10.11.2025, 12:30







