Calcio

"Basta parlare della Francia!"

È un Hitzfeld teso e poco loquace in conferenza stampa

  • 25.06.2014, 05:16
  • 06.06.2023, 19:50
Ottmar Hitzfeld

Ingabbiato

  • Keystone

Dall'inviata a Manaus Daniela Bleeke

È la partita che vale un Mondiale. La sfida di mercoledì alle 16h00 (22h00 ora svizzera) contro l’Honduras, come quattro anni fa in Sudafrica, sancirà il destino (e la destinazione) della Nazionale rossocrociata: Brasilia, San Paolo o (facciamo gli scongiuri) Zurigo. E non dimentichiamo che potrebbe essere, nel peggiore dei casi, l’ultima partita della lunga e gloriosa carriera da allenatore di Ottmar Hitzfeld. Lui però, com’è giusto che sia, non vuole nemmeno prendere in considerazione questa eventualità: “Non ci penso assolutamente. Sono pienamente concentrato sulla sfida e fermamente convinto che approderemo agli ottavi”, ha detto al termine della conferenza stampa in cui ha risposto ai media con il contagocce.

Sguardo concentrato e forse anche un po’ teso, il tecnico tedesco è viepiù sembrato più scocciato dalle domande dei giornalisti presenti, rispondendo se non a monosillabi con poche parole di più. Riguardo alla sconfitta con la Francia ha replicato seccato: “Quando si prendono cinque reti non è facile da digerire, ma abbiamo una buona mentalità. È meglio prenderne cinque una volta e poi di nuovo giocare a zero”. Dopodiché non ha più voluto toccare l’argomento.

Hitzfeld si aspetta un avversario che gioca veloce in avanti con palle lunghe, che dispone di una difesa ben organizzata e forte nella costruzione del gioco. Inoltre “hanno due ottimi attaccanti, forti di testa. Rispetto a quattro anni fa hanno cambiato molti giocatori, è un’altra squadra. Cercheremo anche domani di rispettare la nostra filosofia e non ci permetteremo certo di giocare sullo 0-0. Non è la nostra mentalità”.

Meno interpellato ma più loquace Stephan Lichtsteiner: “È sempre difficile riuscire a concretizzare tutto al meglio in tre partite. Ci eravamo preparati bene, al clima e alle avversarie sudamericane. Poi perdi 5-2 con la Francia ed è chiaro che fa male. Magari prima ci siamo lasciati influenzare dal fatto che tanti ci abbiano messo a livello dei transalpini e siamo stati riportati con i piedi per terra. Ma l’ambiente in squadra è sempre ottimo, per questo sono positivo per domani. Dobbiamo stare attenti a non perdere così tante palle e a non lasciare spazi per il contropiede agli avversari. Come Svizzera dobbiamo assicurare in primo luogo la difesa, poi ripartire”.

Honduras-Svizzera, il prepartita (25.06.2014)

“Legame alla trasmissione: Parole Rossocrociate (25.06.2014)”

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