"Una preparazione di oltre un anno"

Dall'inviata a Porto Seguro Daniela Bleeke

Ci è voluto oltre un anno di preparazione per rendere possibile la trasmissione di immagini e sonoro dal Brasile alla Svizzera. Thomas Rüdisüli è il responsabile tecnico della grande operazione Mondiali 2014: "Io e Stephan Wagner, capo progetto della SSR SRG, siamo venuti in sudamerica per la prima volta nell'aprile del 2013, quando la FIFA ha dato le prime informazioni, e ci siamo fatti un'idea iniziale. Nel mese di giugno siamo tornati per la Confederations Cup, prova generale della Coppa del Mondo, e abbiamo visionato alcuni stadi e l'albergo in cui avrebbe dovuto alloggiare la Nazionale".

Una delle difficoltà della rassegna iridata, e si è visto nel caso della Svizzera, è che non si può pianificare con largo anticipo. "In dicembre siamo venuti ancora per il sorteggio e il secondo World Broadcaster Meeting. Dopo questo incontro della FIFA si hanno solo tre giorni di tempo per riservare tutto, dalle cabine per i commentatori alle linee al posto nel centro IBC. Fortunatamente gli elvetici si erano qualificati con anticipo".

Un altro grosso problema è però stato quello del cambiamento dell'alloggio. "Lo abbiamo saputo proprio quando eravamo a San Paolo in aeroporto sulla via del ritorno. Siamo rientrati lo stesso, ma è stato necessario tornare ancora in gennaio per visionare l'albergo, anche se solo per due giorni. Alla fine di marzo c'è poi stato il primo incontro sul posto con l'ASF e abbiamo analizzato la situazione insieme ai responsabili delle tre reti".

Nonostante la grande preparazione, non tutto funziona ancora alla perfezione. "Abbiamo qualche problema di connessione ma siamo sulla buona strada per risolverlo. Lavoriamo sia via satellite che via fibra ottica. Qui al resort abbiamo dovuto collegare con dei cavi il nostro centro tecnico con la spiaggia, dove abbiamo i collegamenti in diretta".

"Ci ha invece sorpresi in positivo la stabilità della rete elettrica di Porto Seguro, a cui siamo collegati. Non abbiamo infatti ancora dovuto fare capo al generatore d'emergenza che abbiamo installato", conclude Rübisüli.