di Loris Prandi
Quando aveva dodici anni e suo fratello, apprendista a Lugano, risaliva in Val Colla su una bicicletta militare, lui gliela "rubava" per farsi un giro. Così nacque una passione che fece di Attilio Moresi uno sportivo di punta, la cui notorietà travalicò i confini della valle (a vent’anni, nel 1953, vinse il Giro del Mendrisiotto, allora riservato ai dilettanti), del Cantone e anche della Confederazione. Campione svizzero tra i dilettanti nel 1955, passò tra i professionisti. Negli ultimi anni di carriera di grandi campioni come Ferdy Kübler, Hugo Koblet, Fausto Coppi e Gino Bartali, decollava quella di "Tilo".
Il Ticino vibrava per le gesta dei grandi del pedale e aveva già sfornato gregari del calibro di Remo Pianezzi ed Emilio Croci Torti, che avevano contribuito a molte vittorie elvetiche nell’eterna sfida con gli italiani. Moresi fece ancor meglio, diventando nel 1961 il primo ticinese a vincere il Tour de Suisse, impresa che nessun altro ciclista del nostro Cantone è più riuscito a compiere. Anche questo ha reso senza dubbio "Tilo" uno dei più grandi sportivi di sempre della Svizzera Italiana.
Attilio Moresi, fenomeno della Val Colla
RSI Notrehistoire 26.07.1963, 10:54