A quarant’anni dalla fatidica chiamata di Geo Mantegazza, il fresco hall of famer dei bianconeri John Slettvoll ha ripercorso la sua carriera di allenatore iniziando da Lugano. “C’erano dei problemi in casa bianconera, questa situazione mi ha incuriosito perché volevo sperimentare qualcosa di nuovo”. E, nonostante le promesse fatte alla moglie, l’oggi 79enne ha firmato il contratto senza pensarci. “Ai tempi non era così frequente cambiare Paese per questioni lavorative. Non esistevano parecchi mezzi di comunicazione”. I suoi metodi di lavoro non erano però apprezzati da tutti. “Quando ho presentato il programma settimanale è stata una piccola rivoluzione, ma era necessario fare qualcosa... Non potevamo dormire tutto il giorno”.
C’era materiale su cui lavorare
John Slettvoll
Dal sogno di conquistare il titolo svizzero (poi ben quattro in cinque stagioni) alla definitiva consacrazione. “Uno sviluppo a lungo termine richiede pazienza e, soprattutto, risultati - ha continuato il Mago - Non era facile raggiungere questo obiettivo, ma bisogna avere coraggio”. Una storia, quella in bianconero, ricca di successi e soddisfazioni. Non è comunque mancata qualche nota più stonata. “Beh, capita a tutti di litigare. Ma, poi, si capisce che insieme si hanno più aspetti positivi che negativi. È successo anche in Nazionale: abbiamo mostrato di essere capaci a giocare a un buon livello”.
Fra natura e fotografia, l’hockey rimane la mia vita
John Slettvoll
NL, l'intervista a John Slettvoll (La Domenica Sportiva 10.12.2023)
RSI Sport 10.12.2023, 20:01