Highlight: la rete del 3-0 è forse quella che ha piegato in maniera definitiva la Danimarca, ed è emblematica nel suo sviluppo. In powerplay e con un disco dietro la gabbia gli elvetici sono andati ad aggredire alle assi i danesi usando il fisico per recuperarlo. Ma se da Niederreiter ce lo si poteva attendere, forse meno da giocatori “di fantasia” come Fiala e Andrighetto, con il puck che poi è finito sul bastone di Malgin e infine davanti alla gabbia, dove il numero 22 in mischia ha trovato un gol con un tocco di puro istinto. La Svizzera ha mostrato sin qui una grinta e una fame senza eguali, che speriamo non si sia esaurita oggi.
Top player: giù il cappello davanti a Niederreiter. El Nino è stato il grande protagonista del match, aprendo le marcature con un tocco di pattino e firmando poi anche il 3-0 che ha messo una seria ipoteca sull’ingresso in finale. È stato il meritato momento di gloria per un giocatore che è fondamentale per la squadra, non tanto per i punti ma per la dominanza fisica e per il “gioco sporco” davanti alla gabbia che tiene costantemente impegnati almeno due difensori avversari. E da domani il grigionese sarà pure in solitaria l’unico rossocrociato della storia ad aver disputato ben 4 finali iridate (staccati Josi e Berra), a riprova del peso specifico che il 22 porta con sé.
Time out: manca ancora un ostacolo tra la Svizzera e uno storico oro. Domenica si spera che alla Avicii Arena i tifosi svizzeri la facciano da padrone e diano una mano alla squadra, visto anche l’andazzo delle semifinali. Con la Svezia padrona di casa (e nostra bestia nera) fuori dai giochi e i suoi fan che hanno lasciato mestamente l’impianto e con gli americani vere mosche bianche in quel di Stoccolma, i supporter potrebbero davvero essere un’arma in più. L’oro iridato, come ha detto Fischer, primo o poi arriverà. Noi speriamo prima.

Mondiali, le reti di Svizzera-Danimarca (24.05.2025)
RSI Sport 24.05.2025, 18:40

Mondiali, il servizio su Svizzera-Danimarca (24.05.2025)
RSI Sport 24.05.2025, 21:34