Highlight: il momento che ha deciso l’incontro è arrivato a 4,4 secondi dal termine del secondo periodo, con un tocco sottoporta di Fiala col pattino che ricorda quelli di un centravanti alla Haaland nel calcio. Volontario o meno non si sa, quel che conta è che sia entrato dando il la alla rimonta rossocrociata dopo una sfida ben più difficile del previsto. Perché il timore che questa partita fosse un’altra superflua passeggiata come con l’Ungheria prima dei quarti non si è concretizzato, è stato invece un incontro di livello che ha forse fatto bene alla concentrazione degli elvetici.
Top player: è il protagonista indiscusso del girone per la Svizzera. Sven Andrighetto è salito a quota 7 reti realizzate in 6 incontri disputati e oggi più che mai ha trovato un gol assai importante, siglando il sorpasso in powerplay e non con una delle sue solite staffilate ma con una bella azione solitaria. Il suo highlight però è venuto alcuni minuti prima, quando ha “catapultato” sulla panchina svizzera Starchenko con un bel check, a dimostrazione che il 32enne è uno dei più carichi della squadra.
Time out: si è ormai conclusa la fase a gruppi e mi pare giusto fare un plauso a uno dei veri simboli di questo torneo, la mascotte Beaty. Il grande pupazzo con il viso a forma di cuore è letteralmente il cuore pulsante della manifestazione. Oltre a intrattenere bambini e adulti in egual modo durante le pause tra i match, ha la capacità di creare entusiasmo nel pubblico presente anche in quelle partite dove gli spalti sono praticamente deserti e non si ferma mai nemmeno quando si gioca. Insomma, il vero MVP di questo Mondiale per ora è lui.
Mondiali, Andrighetto spedisce Starchenko sulla panchina di riposo sbagliata (20.05.2025)
RSI Sport 20.05.2025, 14:07