dall’inviato a Méribel Luca Steens
Gli sforzi degli organizzatori per attirare le folle per ora non sembrano dare i risultati voluti, anche se il super G maschile di ieri ha fatto vedere cosa potrebbe succedere nel weekend per le discese. Le infrastrutture per ospitare gli appassionati delle gare hanno presentato ad ogni prova ampie porzioni deserte a parte appunto giovedì, e il traffico maggiore lo si incontra dietro le tribune di Méribel, dove si incrociano diverse piste e sciatori che si spostano verso Val Thorens o Courchevel. La zona di arrivo delle competizioni di quest’ultima è invece molto più tranquilla, visto che non è situata nel cuore del villaggio ma in basso a una pista un po’ più periferica anche se si trova vicino ai trampolini usati per le Olimpiadi del 1992.
Non hanno quindi un compito facile i bravi animatori e le varie comparse, compresa l’immancabile mascotte, per tenere vispi gli spettatori, che finora hanno creato una grande atmosfera ad ogni discesa di un francese, per poi afflosciarsi quando la corsa per un buon piazzamento era svanita. Eccezion fatta ovviamente per Alexis Pinturault, accolto con un boato da pelle d’oca per le due medaglie, soprattutto quando il padrone di casa ha stabilito il miglior tempo parziale in super G.
Ad attirare un po’ di più la gente sono invece gli stand dei due villaggi dei tifosi, dove è esposto diverso materiale da sci e dove non mancano luoghi di ristoro e di gioco. Sembra proprio che qui non ci sia bisogno dei Mondiali per incentivare la gente a praticare lo sport, anzi. Pare che la presenza del Circo Bianco abbia consigliato a qualche frequentatore regolare delle Trois Vallées di restare lontano per questa volta da questo paradiso dello sciatore per evitare i possibili disagi causati dal grande evento...

Mondiali, un giro nei villaggi degli spettatori (10.02.2023)
RSI Sport 10.02.2023, 08:37