In Ticino, il nome di Michel Poletti è Indissolubilmente legato all’arte delle marionette. Con i suoi spettacoli, ha contribuito a far conoscere e amare il teatro di figura: marionette dai fili invisibili e dai movimenti delicati, capaci di evocare vere emozioni e di raccontare storie universali. Questo forma teatrale, che affonda le sue radici in tradizioni antichissime, è un’arte che intreccia artigianato, poesia e spettacolo. I marionettisti, veri alchimisti della scena, danno vita a creature che sembrano davvero respirare, pensare, amare.
Michel Poletti e il Museo delle marionette
RSI Cultura 22.10.2025, 15:30
Con questo spirito è tornato a Lugano il Festival Internazionale delle Marionette, giunto alla sua 43esima edizione. Fino al 9 novembre 2025, il Teatro Foce ospita spettacoli provenienti da ogni angolo del mondo. Nato nel 1979 da un’intuizione di Michel Poletti, è oggi il Festival più longevo d’Europa nel suo genere.
Era il lontano 1969 quando Poletti, insieme alla moglie Michèle – anch’essa marionettista – fondò a Lugano il «Teatro Antonin Artaud», ispirato al celebre scrittore e regista francese. Con la loro compagnia, i due artisti riportarono in Ticino una forma teatrale quasi dimenticata, dando vita a spettacoli che univano tradizione e innovazione. Utilizzando tutte le tecniche del teatro d’animazione, marionette, burattini, pupazzi, ombre e figure animate con sistemi originali, raccontavano storie capaci di coinvolgere anche il pubblico adulto.
Negli Archivi RSI, è conservato un servizio in cui vediamo l’artista all’opera nel laboratorio alle porte di Lugano.

Michel Poletti, burattinaio
RSI Archivi 12.01.1971, 13:38
Era quello un periodo ricco di stimoli, di fermenti e libertà. Soprattutto c’era la TV dei ragazzi e il marionettista era coinvolto spesso in varie realizzazioni per l’allora TSI.
Nel 1979 si tenne la prima edizione del Festival Internazionale delle Marionette, ospitata al Palacongressi di Lugano. Fu una vera e propria scommessa: riportare alla ribalta una forma teatrale che rischiava di scomparire. Il pubblico e la stampa accolsero con entusiasmo questa iniziativa, riconoscendone fin da subito il valore artistico e culturale. Nel corso degli anni, il Festival ha ospitato oltre cinquecento compagnie provenienti da tutto il mondo, offrendo una panoramica straordinaria sulle molteplici forme del teatro di figura. Sotto la direzione artistica di Michel Poletti, il progetto ha saputo evolversi, superando difficoltà come la carenza di spazi e le interruzioni causate dalla pandemia, fino a diventare oggi un appuntamento imperdibile per famiglie e bambini.
In un’epoca dominata dal digitale, può sorprendere che i bambini si lascino ancora affascinare da questi “attori di legno”. Eppure, secondo Poletti, il loro potere evocativo resta intatto: «Per i bambini, la marionetta è reale. È un essere magico, misterioso, ma autentico. Come i folletti o le creature delle fiabe.»
A testimonianza della ricchezza e della varietà di questa tradizione, Michel Poletti ha dato vita, nel 2020, al Museo delle Marionette, a pochi passi dal Teatro Foce, che raccoglie oltre cento esemplari realizzati dal 1966 in poi, molti dei quali protagonisti di tournée internazionali. Lo spazio espositivo, visitabile su prenotazione o in occasione di eventi speciali, ospita anche marionette di grande valore storico, appartenenti a collezionisti privati.



