Chistian Rebecchi e Pablo Togni non hanno bisogno di presentazioni: conosciuti come Nevecrew, le loro opere murali sono conosciute nella Svizzera italiana quanto all’estero. Dal lontano 1996 le loro bombolette spray, partite da Lugano, hanno arricchito i muri di mezzo mondo: dalla Francia all’India, dagli Stati Uniti all’Egitto, dalla Russia al Canada.
Negli anni il duo si è specializzato nella rappresentazione di animali, utilizzati per tematizzare il rapporto sbilanciato dell’umanità con la natura. Balene, orche e orsi imprigionati e incastrati in strutture umane, plastiche e macchinari astrusi: gli elementi prediletti di Rebecchi e Togni suscitano meraviglia per la cura al dettaglio e, allo stesso tempo, sono capaci di scioccare e invitano alla riflessione.
Parlando di street art sembrerà ovvio affermare che, solitamente, le loro opere si trovano in contesti urbani. Ma ora i Nevercrew stanno lavorando altrove, a una serie di opere che è perfettamente in linea con la loro carriera e che, allo stesso tempo, rappresenta una leggera deviazione: lo “Zoo di Mesocco”, primo grande progetto del neonato mMoMAm (mini Museum of Modern Art Misox). Ideata da Luca Cereghetti, che del museo è il responsabile, questa iniziativa rovescia il concetto di zoo stesso: da un luogo chiuso dove gli animali vivono in cattività a un percorso aperto di 20 chilometri attraverso le frazioni di Mesocco, concepito per essere attraversato a piedi, nel quale gli animali sono raffigurati in dialogo col paesaggio circostante. E i muri, 14 in tutto, sono di vari tipi: dall’area di sosta di fonte al Castello alla scuola, da case private in mezzo al verde appena fuori dal nucleo di Mesocco alla fermata dell’autobus a Pian San Giacomo, fino poi ad arrivare su, a San Bernardino.
Per i Nevercrew è una dinamica nuova. Quando li abbiamo incontrati, i due artisti ci hanno parlato di come il compito di realizzare un percorso sia una sfida particolare perché permette di stabilire un dialogo tra le varie tappe. Inoltre, se da una parte lo “Zoo di Mesocco” permette loro di attingere al loro repertorio passato, il contesto grigionese li spinge anche oltre la loro zona di comfort, portandoli a raffigurare animali dell’arco alpino e a utilizzare tecniche come quella dello stencil, che i Nevercrew impiegano più raramente.
E il progetto piace: la popolazione, che è stata informata già qualche mese fa, ha aderito con entusiasmo, prima acquistando il centinaio di stampe realizzate da Togni e Rebecchi per l’occasione e poi mettendo a disposizione i muri delle proprie abitazioni. I lavori sono stati resi più difficili dal maltempo e dai suoi tragici risvolti, ma lo “Zoo” è già a buon punto: l’inaugurazione è fissata per il 24 agosto.
Nevercrew a Paradiso
Alphaville 19.07.2023, 11:05