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“La leggerezza sommersa”, il mondo subacqueo di Claudio Gazzaroli

Il nuovo documentario del regista ticinese Fulvio Mariani arriva nelle sale: racconta la passione di un idraulico per le immersioni e la fotografia acquatica, in un viaggio attraverso i mari di mezzo mondo

  • 2 ore fa
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La leggerezza sommersa, Fulvio Mariani, 2025

  • Outside the box
Di: Indovina chi viene al cinema/Moira Bubola/MrS 

Il 30 ottobre esce nelle sale ticinesi La leggerezza sommersa, l’ultimo documentario di Fulvio Mariani. Il film segue Claudio Gazzaroli, un uomo con una vita normale – quella da idraulico – e una meno, che nasce dalla sua passione per le immersioni e la fotografia subacquea.

Mariani, noto per i suoi film di montagna, ha iniziato la carriera da regista ormai quarant’anni fa: «Tutto è iniziato verso la metà degli anni Ottanta quando, da appassionato di alpinismo, ho pensato di mettere assieme le mie due passioni: quella per l’immagine e quella per le scalate. Così nell’85 ho girato il mio primo film, in Patagonia. Raccontava l’ascensione in solitaria su una montagna impegnativa, il Cerro Torre, che è ritenuta una tra le più difficili al mondo. Fare quel film è stata un’impresa, che poi però mi ha aperto le porte del mondo della documentaristica».

A Indovina chi viene al cinema, Mariani ha raccontato anche della sua collaborazione con Claudio Gazzaroli: «Claudio è un mio carissimo amico ed è anche un collaboratore della mia casa di produzione, quindi ci conosciamo da tanti anni, e da tanti anni osservo le straordinarie immagini che riesce a portare a casa dal mondo subacqueo. Era tanto che insistevo con lui per fare un lavoro più corposo, più interessante, anche un po’ poetico. E lui non accettava mai, forse per una questione di pudore. Poi finalmente ha deciso di aprirmi il suo grande archivio, un patrimonio incredibile, e cinque anni fa abbiamo iniziato le riprese vere e proprie di questo film».

Per Mariani, abituato all’alta montagna, le riprese subacquee hanno presentato delle sfide: «All’inizio io non pensavo nemmeno di andare sott’acqua personalmente, perché avevo smesso di immergermi tantissimi anni fa… Poi, nel 2022, eravamo in Messico a fare dei sopralluoghi per la fase conclusiva del film, e mi son detto: ma io devo assolutamente tornare là sotto, voglio vedere Claudio al lavoro. Quindi ho noleggiato tutta l’attrezzatura, e negli ultimi due anni l’ho seguito personalmente. Mi interessava vedere come si muove, come reagisce quando si trova là sotto. Credo di aver fatto una buona scelta, anche se sott’acqua è stata un po’ più laboriosa perché non avendo l’esperienza, anche solo la capacità di stare fermo che ha Claudio – io per riuscire a stare fermo in immersione come lui mi devo sdraiare con le bombole su un divano… è stato complesso, perché oltre a dover gestire tutto l’aspetto tecnico dell’immersione dovevo anche riprendere».

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  • Moira Bubola e Alessandro Bertoglio

Gazzaroli non ha una formazione specifica come videomaker, ma questo, secondo Mariani, non è un problema: «È un appassionato, un ricercatore, uno che si dedica anima e corpo a quello che lo intriga. Anche sott’acqua, lui è riuscito a sviluppare la sua tecnica imparando tutto sulla sua pelle. Non è uno che è andato a scuola a fare i corsi serali di fotografia e di immagini, ma uno che lentamente, nel tempo, negli anni, ha studiato, ha passato ore e ore a guardare immagini di altri… e alla fine, ce l’ha fatta».

La leggerezza sommersa è una produzione Iceberg Film / Outside the Box, coprodotta dalla RSI e sostenuta dalla Ticino Film Commission. Il documentario sarà presentato in anteprima, alla presenza del regista e del protagonista Claudio Gazzaroli, mercoledì 29 ottobre 2025 alle ore 20.15 al Cinema Lux di Massagno e giovedì 30 ottobre, sempre alle ore 20.15, al PalaCinema di Locarno.

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