Cinema

La chimera

Alice Rohrwacher sorprende ancora grazie al suo cinema libero, sempre alla ricerca di un altrove

  • 16 novembre 2023, 11:30
  • 16 novembre 2023, 11:38
Alice Rohrwacher, La chimera.jpg
Di: Moira Bubola

La Chimera di Alice Rohrwacher, presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes con un ottima accoglienza da parte della critica, soprattutto quella francese, rappresenta un ulteriore tassello nella poetica dai toni magicofiabeschi e arcaici della regista umbro tedesca. Alla quarta prova con il lungometraggio, dopo il sorprendente Corpo Celeste, il già maturo Le Meraviglie e il felliniano Lazzaro felice, Alice Rohrwacher racconta una vicenda che l’ha sempre affascinata: le imprese, tra l’illegale e il funabolico, dei cacciatori di antichità etrusche. I così detti tombaroli fanno parte dell’immaginario della regista fin da quando era una bambina perché nata e cresciuta in una terra scrigno di tesori del passato. Questo spunto narrativo, avventuroso e ricco di implicazioni anche dai toni thrilller, nelle mani di Alice Rohrwacher viene plasmato in una scultura leggera e fragile che incanta lo sguardo e commuove per la delicatezza dei sentimenti che entrano in gioco.

Siamo negli anni ottanta e Arthur, giovane archeologo inglese, trasferitosi in Italia per amore, si trova legato a doppio filo ad una banda di guasconi che sbarcano il lunario depredando le tombe antiche.

Capiamo sin da subito che qualcosa nella vita di Arthur si è irrimediabilmente spezzato. La sua innata capacità rabdomantica di percepire vuoti nel terreno lo rendono indispensabile, ma a lui non interessa più nulla del profitto e nemmeno della bellezza delle antichità perché si è perso dopo la scomparsa della sua adorata Beniamina. Il suo lavoro ha un solo scopo ormai, una ricerca strenua e dolorosa di un passaggio con l’aldilà. E sono questi i momenti più intensi di un film che ritrae sì un epoca e un ambiente e lo fa, in molte scene, con divertito umorismo inserendosi con grazia nella tradizione del cinema italiano (Fellini e Pasolini sono presenti e si vedono), ma La chimera vuole altro: esplorare in immagini l’assenza e la perdita, restituire lo smarrimento e la disgregazione di un anima. 

Cannes, l'ultimo film di Rohrwacher

Telegiornale 26.05.2023, 20:00

Attorno alla figura stralunata e poetica di Arthur si muovono con grazia una serie di personaggi femminili sui quali spicca Flora, mamma di Beniamina, nobile decaduta che si mantiene dando lezioni di canto. Una Isabella Rossellini in stato di grazia. E poi c’è la presenza della brava attrice brasiliana Carol Duarte che con il suo personaggio entra in risonanza con Arthur aiutandolo a non svanire del tutto.

Ancora una volta Alice Rohrwacher sorprende per la netta cifra stilistica che la contraddistingue, cifra stilistica risolta formamalmente in maniera libera e ispirata sia nell’uso dei colori, sia nella grana delle immagini, sia nella scelta dei formati in cui gira le diverse parti del film. La regista ama sperimentare, non si accontenta di soluzioni semplici, forse a volte questo penalizza l’andamento della narrazione, ma la sua sincerità è palpabile ed è sempre in sintonia con la sua idea di cinema e con il suo sguardo sul mondo.

Cannes, presentazione ufficiale di "La Chimera"

SEIDISERA 26.05.2023, 18:42

Regia: Alice Rohrwacher
Interpreti: Joseph O’Connor, Carol Duarte, Isabella Rossellini, Alba Rohrwacher, Vincenzo Nemolato
Genere: Drammatico
Anno: 2023
Paese: Italia, Svizzera, Francia
Durata: 134

Correlati

Ti potrebbe interessare