ZFF 2025

Rental Family è il film che ha conquistato tutti allo Zurich Film Festival

La commedia dolceamara della regista giapponese Hikari racconta la storia di un attore che viene pagato per fingersi parente o amico di qualcuno. E dimostra ancora una volta la versatilità del protagonista Brendan Fraser

  • Oggi, 17:12
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Brendan Fraser in "Rental Family" di Hikari, 2025

  • IMAGO / ZUMA Press
Di: Alessandro Bertoglio 

È arrivato anche a Zurigo dopo la presentazione a Toronto Rental Family, che possiamo tradurre come “Parenti in affitto”. Questo è quello che fa in effetti l’agenzia in cui trova lavoro Phillip Vandarploeug (Brendan Fraser), attore americano giunto in Giappone per recitare nello spot di un dentifricio e poi rimasto lì, con la speranza di trovare qualche ruolo in produzioni giapponesi e coreane alle quali necessita un attore caucasico.

Phillip si barcamena tra piccoli ingaggi a gettone, finché la sua manager lo invia (“vestito di scuro, con la faccia triste, mi raccomando!”) a quello che lui crede essere un casting. In realtà è un funerale. Finto. E lì scopre un’agenzia che risolve i problemi alle persone usando attori. L’uomo che vuol partecipare al suo funerale per sentirsi amato, appunto; la donna che cerca un finto papà per la figlia, per poterla iscrivere ad una scuola d’élite. O l’uomo che ingaggia una amante per far chiedere a lei scusa alla moglie tradita...

Hikari (vero nome Mitsuyo Miyazaki) è una regista e sceneggiatrice giapponese che abbiamo conosciuto e apprezzato con il suo film di debutto 37 Seconds, presentato nel 2019 alla Berlinale. Rental family è il suo secondo lungometraggio. Ha scelto il fisico imponente di Brendan Fraser per costruirgli addosso il ruolo del personaggio amabile ma insicuro, trapiantato in un luogo che ama e che sta imparando a capire e conoscere – lingua inclusa – sognando l’occasione di rimettersi in gioco nel cinema o alla televisione.

Dopo il successo di The Whale di Darren Aronofsky, le cui atmosfere e profondità sono diametralmente opposte a Rental Family, Fraser torna a deliziare il pubblico con i suoi occhi tristi quanto espressivi, mentre interpreta le emozioni di un personaggio che lavora per trasformare una menzogna in una realtà plausibile, ma che, come ampiamente prevedibile, viene chiamato alla cassa per saldare i debiti affettivi e umani che questo lavoro gli fattura.

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Brendan Fraser in "Rental Family" di Hikari, 2025

  • IMAGO / ZUMA Press

La commedia di Hikari, che inizia, finisce ed ha il suo punto di svolta in altrettanti funerali, è divertente quanto drammatica e commovente; non solo offre a Fraser l’opportunità di interpretare più ruoli nello stesso film, ma ci regala anche le eccellenti interpretazioni di Mari Yamamoto (la collega dell’agenzia di familiari a noleggio) e di Takehiro Hira (il titolare dell’agenzia). Nonostante il film sia costruito sul recitare un ruolo per alleviare la vita di qualcun altro (lavoro che in Giappone davvero esiste) Rental Family è un film sincero, perché non fa nulla per nascondere questa sua falsità di fondo, regalando dolcezza e 100 minuti di distacco dalla realtà, così triste per molti.

Lo stesso Fraser, dopo la lunga ovazione a Toronto, ha detto: «Questo film è unico, è qualcosa che dobbiamo vedere sullo schermo e penso che abbiamo bisogno di vedere questo film ora più che mai». E a proposito, c’è chi vede già qualche nomination agli Oscar: l’uscita e l’accoglienza a Toronto e Zurigo potrebbero confermare questa ipotesi.

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Torna lo Zurich Film Festival

Telegiornale 25.09.2025, 20:00

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