Oltretevere

Il segreto nel cassetto del Papa, il libro nascosto che guida Leone XIV

Rivelato il diario mistico che il Pontefice legge ogni notte: «È un libro davvero semplice, di qualcuno che non firma neanche con il suo cognome»

  • Un'ora fa
Papa Leone parla coi giornalisti tornando dal viaggio in Turchia e Libano, 2 dicembre 2025

Papa Leone parla coi giornalisti tornando dal viaggio in Turchia e Libano, 2 dicembre 2025

  • Keystone
Di: Ansa/Rod 

Nel viaggio di ritorno dal suo primo viaggio apostolico in Turchia e in Libano, papa Leone XIV ha condiviso con i giornalisti un’inaspettata notizia personale. Interrogato su quale testo, oltre a quelli di sant’Agostino, esprimesse meglio la sua spiritualità, Robert Francis Prevost ha sorpreso indicando un’opera poco conosciuta: “La pratica della presenza di Dio”, del frate carmelitano Fra Lorenzo della Resurrezione.

Durante la conferenza stampa, il Papa ha spiegato: «Un giornalista tedesco ha detto l’altro giorno: mi dica un libro, oltre a sant’Agostino, che noi potremmo leggere per capire chi è Prevost. Ce ne sono tanti, ma uno di questi è un libro che si chiama “La pratica della presenza di Dio”. È un libro davvero semplice, di qualcuno che non firma neanche con il suo cognome, fratel Lawrence, scritto molti anni fa. Ma descrive un tipo di preghiera e spiritualità con cui uno semplicemente dona la sua vita al Signore e permette al Signore di guidarlo. Se volete sapere qualcosa su di me, di quella che è stata la mia spiritualità per molti anni, in mezzo a grandi sfide, vivendo in Perù durante gli anni del terrorismo, essendo chiamato al servizio in posti in cui mai avrei pensato che sarei stato chiamato a servire. Io confido in Dio e questo messaggio è qualcosa che condivido con tutte le persone».

Questa scelta rivela molto del Pontefice. Mentre l’attenzione mediatica si è concentrata sugli aspetti geopolitici del viaggio, Leone XIV ha voluto evidenziare l’importanza della dimensione spirituale, sottolineando il valore del silenzio interiore e della preghiera nella vita quotidiana.

Fra Lorenzo della Resurrezione (1614-1691), venerabile carmelitano francese, non era un teologo accademico. Il suo insegnamento, raccolto principalmente da lettere e conversazioni, si concentra sulla possibilità di vivere costantemente alla presenza di Dio. Per Fra Lorenzo, la preghiera non è un’attività isolata, ma un atteggiamento continuo del cuore, una «conversazione silenziosa» con Dio che permea ogni aspetto della vita quotidiana.

La spiritualità proposta da Fra Lorenzo si basa su piccoli gesti e brevi momenti di consapevolezza della presenza divina durante le attività ordinarie. Questo approccio trasforma il cuore in un «oratorio» sempre aperto a Dio, anche al di fuori dei momenti di preghiera formale.

Da secoli donne e uomini credenti praticano la cosiddetta “preghiera continua”, che in qualche modo ricorda quanto suggerisce di fare Fra Lorenzo. Si tratta di una parola, una frase o una sequenza di suoni ripetuta in modo ininterrotto per raggiungere uno stato di meditazione, calma e consapevolezza. Questa pratica è comune in tradizioni come l’induismo e il buddhismo, e ha lo scopo di placare la mente e aumentare la consapevolezza, portando serenità.

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Papa Leone XIV in Turchia

Telegiornale 29.11.2025, 20:00

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