Fin dai suoi primi passi nel pontificato, Papa Leone XIV ha scelto un segno evidente di continuità: le scarpe nere come quelle del predecessore Jorge Mario Bergoglio. Quest’ultimo indossava scarpe ortopediche, Leone dei semplici mocassini. Non un dettaglio di poco conto, ma un segnale di stile e di intenti, che si inscrive nel solco di una sobrietà selettiva.
Due giorni dopo la fumata bianca, il nuovo Papa si è presentato alla folla non solo con la talare bianca, ma anche con mozzetta, stola e rocchetto, richiamando la tradizione. Eppure sotto, i piedi scelgono un grigio scuro discreto, anziché le storiche scarpe rosse, simbolo dei martiri, rifiutate da Francesco e ora non più riaffermate da Prevost.
Scarpe nere: da simbolo di servizio a ponte verso le radici
Le scarpe nere esprimono in primo luogo una coerenza pastorale: come Francesco, anche Leone dichiara che il papato si mostra nei gesti più semplici, a cominciare da ciò che porta ai piedi. Non sono più “babbuccette” di corte, ma scarpe ben fatte, adatte a camminare con persone e popoli.
Tuttavia, nell’insieme delle sue scelte – da mozzetta alla croce pettorale d’oro (usata anche da Ratzinger) – emerge una seconda lente: quella della continuità istituzionale. Non un ritorno nostalgico, ma un equilibrato richiamarsi alla forma pontificale, in un dialogo tra umiltà e radicamento.
Francesco, Benedetto e Prevost: tre approcci, tre scarpe
Papa Francesco abbandona il rosso, indossa scarpe nere semplici: è l’idea del “pastore tra le pecore”, anti-accessorio e anti-cerimoniale sin dall’inizio.
Benedetto XVI riscopre invece le scarpe rosse, col richiamo esplicito alla tradizione liturgica, al martirio, al rigore della forma sacra.
Papa Leone XIV cammina “in medio stat virtus”: mantiene la liturgia rituale ma con scarpe nere. Sceglie la sobrietà senza rinunciare all’istituzione, segnando la terza via.
Il messaggio ai fedeli: stabilità e prossimità
Nel gesto di camminare con le scarpe scure, Papa Prevost sembra dire due cose contemporaneamente:
1. Non servono simboli vistosi per essere autorevoli: la funzione papale parla anche attraverso la semplicità.
2. La Chiesa è radicata nella storia: i segni rituali non sono accantonati, ma vestiti con equilibrio.
Né minimalismo estremo, né teatralità barocca: una sobrietà raccolta, che parla piano ma con voce ferma, come già avevamo potuto osservare negli altri segni del pontificato (dal palazzo abitato, allo stile dei collaboratori, fino a certe uscite pubbliche).

La scarpa di Papa Leone XIII
Telegiornale 20.07.2025, 20:00