Arte

Ecologia e architettura

Paolo Soleri, un umanista 2.0

  • 21 giugno 2023, 00:00
  • 31 agosto 2023, 11:19
Arcosanti
  • Arcosanti
Di: Andrea Sala

Il faut refaire la Renaissance. È questa l’unica strada percorribile per poter arginare in maniera decisiva ed efficace il surriscaldamento climatico. Come ha scritto Mattia Cavadini nel suo approfondimento Ecologia profonda, se vogliamo salvare il pianeta, salvando al contempo noi stessi, dobbiamo iniziare a concepire la terra non più come un oggetto da possedere, soggiogare e dominare, ma come bellezza da custodire, rispettare e onorare.

A questo proposito, è necessario rifiutare l’antropocentrismo, paradigma principale dell’umanesimo rinascimentale, per abbracciare una concezione dell’uomo che travalichi l’obsoleto contrasto uomo-natura. All’idea cartesiana di uomo come padrone e possessore del mondo occorre dunque sostituire quella di uomo come organismo responsabile della sua conservazione.

Nel riformulare in modo virtuale il rapporto fra uomo e natura, l'architettura gioca un ruolo fondamentale. Potendosi definire come l’arte del costruire, ovvero l’attività teorico-pratica che sta alla base della trasformazione dell’ambiente naturale da parte dell’uomo, l'architettura si configura come una delle discipline cardine per il nuovo Rinascimento.

Paolo Soleri
  • Paolo Soleri

Ed è proprio in questa rivoluzione culturale che s’inserisce il pensiero e la produzione dell’architetto e filosofo italiano Paolo Soleri (21 giugno 1919 - 9 aprile 2013). Laureatosi al Politecnico di Torino nel 1949, Soleri si trasferisce in Arizona nel 1956 dove, dopo un periodo di apprendistato nello studio del celebre architetto americano Frank Lloyd Wright, conia il termine “arcologia”.

Originato dall’unione delle parole “architettura” ed “ecologia”, questo neologismo indica la fusione armoniosa dei principi architettonici con quelli ecologici. L’arcologia mira a rispondere in maniera concreta ai molteplici problemi della civilizzazione urbana: dalla sovrappopolazione all’esaurimento delle risorse naturali, dalla mancanza di approvvigionamento alimentare alla domanda di una migliore qualità di vita; fornendo un’alternativa frugale al consumismo sfrenato insito nella società occidentale contemporanea.

Arcosanti, un laboratorio urbano

RSI Protagonisti 27.11.2017, 15:52

Prototipo di arcologia è Arcosanti, un laboratorio urbano situato nel deserto dell’Arizona in cui si cerca di minimizzare il consumo energetico, di territorio e di materie prime, massimizzando invece l’interazione umana, il contatto con la natura e la facilità di spostamento. La costruzione di questa città-cantiere, progettata da Soleri, risale al 1970. Essa viene ampliata costantemente dai suoi abitanti, in ossequio ai reali bisogni di spazio e alle reali disponibilità finanziarie. Arcosanti è un esempio unico di sviluppo organico ed ecosostenibile.

Abitata attualmente da una settantina di persone e visitata regolarmente da studenti e curiosi di tutto il mondo, Arcosanti non è solo una città in costruzione, ma anche un’esperienza di vita che cerca di trasmettere il valore e l’importanza di abitare saggiamente la casa e la città, e di conseguenza il mondo e la natura.

Intervista a Paolo Soleri

RSI Dossier 27.11.2017, 15:54

Il pensiero di Soleri ruota attorno ad un concetto diverso di fruizione della natura e della terra: non più di possesso ma di appartenenza. Il principio centrale dell'arcologia è infatti che la città sia lo strumento necessario per l’evoluzione della specie umana. Riprendendo le parole del sociologo tedesco Erich Fromm: essere, non avere, essere come appartenenza ad una vita generale senza chiusure e spaccature. È questa la filosofia avanguardistica di Paolo Soleri, umanista 2.0 che tante cose avrebbe da insegnare alle archistar contemporanee.

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