Letteratura

“Solo amore” per animali, piante e futuro

Nel suo manifesto etico, il giornalista e scrittore Luca Sommi invita a ripensare il nostro rapporto con il vivente, tra filosofia, scienza e poesia

  • Ieri, 16:00
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Di: Red. 

«Viviamo in una società che ha puntato tutto sullo sviluppo e niente sul progresso», afferma Luca Sommi, autore del libro Solo amore. Appunti per un manifesto in difesa degli animali (Paper First, 2025). Un volume appassionato, che intreccia riflessioni personali, riferimenti letterari e dati scientifici per interrogare il nostro rapporto con gli animali e con l’ambiente.

Il punto di partenza è semplice quanto radicale: «Gli animali provano paura, solitudine, sofferenza, amore. Con quale diritto consideriamo il loro dolore meno importante del nostro?». Sommi non si limita a denunciare gli abusi – dagli allevamenti intensivi alla sperimentazione – ma invita a una riflessione profonda: «Chi ti ha dato l’autorità di compiere un sopruso nei loro confronti?».

Tra i riferimenti più forti del libro c’è Lev Tolstoj, che già nell’Ottocento scriveva: «Può essere morale un uomo che mangia carne? Certamente sì, ma deve riflettere anche su questo punto». Tolstoj, racconta Sommi, «fu il primo ambientalista, il primo pacifista moderno. Vide con lucidità dove ci avrebbe portato il progresso cieco».

Il libro è popolato da animali reali e simbolici: la civetta, la volpe, Carolina, il polpo, il ragno. Ognuno con una storia, ognuno con una forma di intelligenza. «Noi misuriamo l’intelligenza in base alla somiglianza con noi. Ma esistono tante intelligenze, come esistono tante scritture. Il polpo gioca, scherza, riconosce. Il ragno della mia moto aveva capito dove trovare cibo senza muoversi. È solo una questione culturale».

Anche il mondo vegetale, spesso ignorato, è al centro della riflessione. «Le piante si adattano meglio di noi. Eppure continuiamo a trattarle come arredo. La natura vince sempre: se lasci un parcheggio abbandonato, in pochi anni se lo riprende».

Il libro si chiude con un invito all’equilibrio: «Non si tratta di diventare tutti vegani. Si tratta di ridurre, riflettere, rispettare. Gli allevamenti intensivi sono la prima causa di inquinamento globale. Ridurre del 5% il consumo di carne avrebbe effetti visibili in due anni».

E infine, un insegnamento dagli animali: «Sanno stare nel presente. Noi, invece, siamo divorati dal passato o dal futuro. Forse dovremmo imparare da loro».

19:08

Luca Sommi

Alphaville 22.07.2025, 11:45

  • Courtesy: Luca Sommi
  • Claudio Farinone

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