Letteratura

Anna Felder

Inezie, ironia e discrezione

  • 16 novembre 2023, 09:57
  • 17 novembre 2023, 10:25
Anna Felder
  • SRF
Di: Mattia Cavadini

Nata a Lugano nel 1937, Anna Felder è stata la scrittrice delle inezie, quelle inezie che sono il tutto, sono la vita. Sin dal suo primo romanzo Tra dove piove e non piove la scrittrice mostra una sua chiara discendenza montaliana, il Montale che pesca nella vita, nelle piccole cose, che disdegna gli arcaismi e si butta a capofitto nelle «strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla».

Non a caso Anna Felder consegue un dottorato a Zurigo proprio con uno studio su Eugenio Montale. I piccoli eventi quotidiani, le occasioni circostanziali, il nulla apparente sono la fonte della sua scrittura, una scrittura che si àncora all’esperienza autobiografica e che fa dei piccoli incontri la fonte sempre sorgiva, insieme leggera ad ironica, del focus narrativo:

Non che siano tutte bionde, tu le trovi anche more, anche rosse, ce n’è per tutti i gusti, anche smorfiose che guai a guardargli la punta dei piedi, senti che dicono “cinch” cogli occhi brutti alle altre, che vuol dire “italiano” nella loro lingua. Ma tu un complimento alle belle lo fai lo stesso, un complimento mica è peccato [...]. Oh non credere che si stia sul tetto tutto il santo giorno a fischiare alle ragazze, per chi mi prendi, lavorare si lavora, e sodo, c’è il capo che controlla, ma una pausa, via, un momento di sosta ci vuole, siamo cristiani, lo dice anche il capo.

Quella che sembra una oralità trascritta è in realtà frutto di una sapiente ricerca linguistica. Come sapiente è stato l’uso dei punti di vista, che in La disdetta arriva addirittura ad assumere la visione di un gatto, un gatto che conosce le sinfonie di Brahms, che si rapporta alla pari con gli uomini e li sbeffeggia. E qui emerge un’altra costante della scrittura della Felder, l’ironia. Un’ironia e una leggerezza che piacquero tanto a Calvino che accolse il suo secondo romanzo nella collana di Einaudi da lui diretta nel 1974.

Ritratto di Anna Felder

RSI Protagonisti 16.11.2023, 11:24

Anna Felder è stata anche una maestra di discrezione. Una discrezione che si espleta sulla pagina, una pagina precisa, esatta, mai retorica, mai ruffiana (a differenza di quella di tanti scrittori laureati), una pagina che si è fatta via via più rarefatta, frammentaria, preferendo le strade della poesia a quelle del racconto. Una discrezione che si manifesta anche nell’elenco titoli, affatto esiguo, ma pregnante: Tra dove piove e non piove (Pedrazzini, 1972, ristampato da Dadò nel 2015 – uscito dapprima a puntate sulla NZZ nel 1970 tradotto da Federico Hindermann), La disdetta (Einaudi, 1974, poi Casagrande, 1991) Nozze alte (Pedrazzini, 1981), Nati complici (Casagrande, 1999), Le Adelaidi (Sottoscala, 2007), Liquida (Opera Nuova, 2017). 

Anna Felder, Gran Premio svizzero di letteratura

RSI Notrehistoire 10.06.2017, 00:00

Ad Anna Felder sono stati riconosciuti diversi premi letterari a testimonianza di come anche un lavoro dal tono apparentemente minore possa assurgere a una sua meritata grandezza: il premio Italia nel 1975, due premi Schiller (1982, 1998), l’Aargauer Literaturpreis (2004) e il Gran Premio svizzero di letteratura 2018.

Anna Felder è morta il 15 novembre 2023 nella sua casa di Aarau. La notizia è stata data dal notiziario RSI delle 8.

Incontro con Anna Felder

Attualità culturale 19.01.2018, 17:05

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