CHAria di rivoluzioni

«L’arte aiuta a sopportare l’immensità»

I percorsi che hanno condotto Corinne Isabelle Rinaldis a produrre il suo primo album: dall’autostrada dove è nata a una capanna nell’Oberland bernese

  • Ieri, 14:58
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Di: Neo/RigA 

Per raccontare di Corinne Isabelle Rinaldis, associare la parola “percorso” a “vita” non è un esercizio banale, un clichettino da aspiranti filosofi. Perché lei, in giro, lo è fin dalla nascita, avvenuta su un’autostrada italiana mentre la famiglia viaggiava alla volta della Svizzera.

Autostrade e strade l’hanno condotta dapprima nella Svizzera italiana, poi a Milano, dove ha studiato Belle Arti e si è avvicinata al teatro, in seguito a Zurigo e da lì in giro per il mondo per quattro anni. Fino a quando non ci si è messa di mezzo la pandemia da Covid-19, allo scoppio della quale si è ritrovato senza una casa vera e propria. A ricondurla verso una nuova dimora ha provveduto un sentiero di montagna nell’Oberland bernese. Sempre perché la sua è una storia di tracciati, non importa se asfaltati o sterrati.

«Nel bosco avevo la visita regolare della volpe, dei cerbiatti, stelle e poca luce artificiale, o niente [luce]», ricorda di quel periodo trascorso in una casa sprovvista di elettricità. È lì che ha cominciato ad armeggiare con GarageBand, programma di elaborazione sonora: «In quel silenzio, in quello spazio, c’è proprio quello che serve per ascoltare e per sentire». Il progetto è nato dalla necessità di averne uno, non importava la disciplina artistica, ma la musica l’ha appassionata a tal punto da scrivere un disco. Quel disco è uscito, si intitola REvolution (uscito per A Tree In a Field Records) ed è firmato con il nome d’arte di Operazioni.

Il titolo dell’album racchiude tre concetti: quello di rivoluzione come cambiamento radicale, quello di “ri-evoluzione”, la possibilità di fare tesoro di quello che si sa ma cambiarlo grazie alla propria coscienza o a quanto si è compreso, e infine quello di rivoluzione come ciclo completato, e qui il pensiero va a quello che compie la Terra intorno al Sole. Il disco unisce concetti di fisica quantistica, di cui Corinne è appassionata, e dimensioni della spiritualità, ricondotte anch’esse a un spiegazioni scientifiche.

Lei ha viaggiato intorno al mondo tanto da poter dire di averlo abbracciato, e dopo aver fatto un’esperienza così, riflette, «il pianeta diventa minuscolo, viene da interrogarsi sulla nostra esistenza». Oggi, che è tornata a Lugano, osserva come l’arte dia una grande mano, in momenti di vita intensi, «per elaborare o sopportare l’immensità. È una questione di accettare questa meraviglia e metterla in contrapposizione al nostro modo di viverla», conclude.

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Intervista a Corinne Isabelle Rinaldis

RSI Cultura 06.12.2025, 19:30

  • Neo

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