Musica soul/r’n’b

C’è un prima e un dopo “Mama’s Gun”

Il secondo album di Erykah Badu ha 25 anni. Ancora oggi mantiene intatte freschezza e magia

  • 2 ore fa
Erykah Badu

Erykah Badu

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Di: Massimiliano Rossi 

Mama’s Gun di Erykah Badu non è un disco convenzionale. Il mondo si divide in un “prima” e un “dopo” questo disco per Erykah così come per il soul moderno, che stava abbracciando una nuova declinazione. Gli ingredienti sono gli stessi di sempre, ma la ricetta risulta fresca perché passa per le mani di uno chef nuovo, con una prospettiva diversa.
Il soul, l’r’n’b, il funk e il jazz c’erano già. Ma è in questo momento, al calare del ventesimo secolo, con il nuovo millennio alle porte, che Erykah e tutte le persone che l’hanno aiutata a realizzare questa pietanza hanno mescolato elementi conosciuti per creare qualcosa di diverso. E il sapore lo sentiamo ancora oggi.

Il titolo dell’album si deve al fatto che la nonna di Erykah, granny il nomignolo in americano, aveva una pistola nel comodino, una rivoltella, e per quello in famiglia la chiamavano “Gunny” (da gun più granny)… Un’arma intoccabile. Ed è per quello che Mama’s Gun è un album intoccabile.

In quegli anni, quando ho scoperto Erykah con questo disco, avevo l’abitudine di andare a dormire ascoltando dischi. Non c’erano i servizi in streaming, non c’era musica in digitale che occupava poco spazio e ti permetteva di ascoltare playlist infinite. C’erano le musicassette prima e i cd dopo. E il Discman era un oggetto prezioso, perché ti permetteva di avere una ripetizione continua, senza riavvolgimenti.
Ho memorie vivide di notti spezzate dallo sparo di …& On in cuffia. Ho l’impressione di aver sentito così tanto questo disco da essere entrato a far parte di me. E io di lui. Solo dopo, spinto dalla curiosità, ho scoperto che se Cleva era diventata una delle mie canzoni preferite era perché al vibrafono c’era Roy Ayers, che se My Life spingeva così tanto con la batteria da farmi muovere tutto il corpo era perché era stata prodotta da J Dilla e che quel «Things just ain’t the same for singers» dopo lo sparo era un riferimento a Dr. Dre.

I dischi speciali sono così. Portali verso altri mondi. Così profondi che a volte alcune cose le scopri solo dopo anni, dopo che la vita ha fatto il suo corso. Se non si fosse capito, Mama’s Gun è un disco per me importantissimo. Ha segnato la mia e la vita di molte persone che hanno incrociato il mio percorso, ed è stato l’inizio di un grande viaggio. Qualche settimana fa, con un amico, ricordavamo il nostro primo live di Erykah, all’Arena Civica di Milano per il Jam Tour nel 2009. Ci siamo resi conto che eravamo insieme prima ancora che i nostri percorsi si incrociassero. Sugli stessi spalti, prima di superare insieme a tanti altri le transenne per avvicinarci al palco. In quel momento alcune cose hanno fatto clic, per me, ma credo anche per lui. Abbiamo capito ancora di più perché siamo diventati amici così facilmente. Il potere della musica.

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Mama’s Gun 25th

Soulovers 30.11.2025, 21:00

  • Massimiliano Rossi

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