Chi erano ieri i nostri artisti? Come è nata la loro storia d’amore con la musica, che ricordi conservano del primo concerto. Chi sono oggi? Quali progetti stanno portando avanti e chi sono dal punto di vista artistico e musicale.
Infine, sguardo al domani: quali obiettivi si pongono, quali sogni vogliono realizzare, chi vorrebbero diventare, che musica saranno.
Attorno a queste tre parole - ieri, oggi e domani - si raccontano gli artisti svizzeri incontrati da Isabel Piazza.
Andrea Bignasca era «un po’ più romantico di adesso». Per lui «esisteva solo il bianco, il nero» e i sogni erano tanti, raggiungibili solo dando: le possibilità erano «non dare niente o dare tutto». Questo approccio è andato «a scapito di alcune cose, tipo un salario fisso».
Oggi, è «principalmente un papà» e un musicista che «fa fatica a vivere di musica».
Le sue sfide: essere «un buon papà quando sono lontano da casa» e «un buon musicista» quando è a casa.
Per il futuro, spera di essere sereno e di poter contribuire alla sua famiglia, dando a sua figlia l’esempio di «un papà che fa quello che ama e lo fa con serietà e dedizione».
Andrea Bignasca
Local Heroes 11.12.2024, 20:00
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