«E fallo un pezzullo sulle canzoni con dentro i mostri, ché è pure periodo!», mi dico. Eh sì, ma mica è facile. Perché a voler fare qualcosa di autentico che vada al di là della diligente ricerchina, si entra nel campo della soggettività. «Eh ma manca quella», «Ma come ha fatto a non mettere quella? Ma dai!» Potrebbe obiettare qualcuno leggendo. E allora facciamo così: io ci metto le mie, poi ognuno completerà o sostituirà a piacere con le sue, di canzoni mostruose preferite.
The Cramps – Zombie Dance (1980)
A modo suo la band di Lux Interior e Poison Ivy fece scuola con quella mistura di rockabilly e immaginario horror da cinematografia di serie B splendidamente immortalata nell’album Songs the Lord Taught Us, prodotto da una mente fina come Alex Chilton. Un battito primitivo, sei corde taglienti: tutto ciò che basta a far dimenare il nostro zombato amico.
Hot Blood - Soul Dracula (1975)
Il vampiro più famoso della Transilvania incontra parecchio nelle sale da ballo, tanto che lo troviamo un po’ in tutte le ritmiche salse. Nel decennio della disco music, un gruppo di produttori tedeschi lo evocò sulla pista per un singolo dal retrogusto kitsch, da ballare rigorosamente fra la mezzanotte e l’alba. Per gli amanti delle cose esotiche, segnalo anche la versione thai.
Bruno Martino – Dracula cha cha cha (1959)
Odiava l’estate ma doveva nutrire una certa stima per Dracula, il musicista romano, che lo rese protagonista di questo pezzo. Le atmosfere dei castelli infestati dell’Europa centro-orientale si sposano con i ritmi cubani in questa miscela ricca di ironia, il cui testo invita il Conte ad affondare gli affilati canini nei polli invece che nei colli.
Misfits – Ghouls Night Out (1981)
Come non citare i Misfits, che all’immaginario mostruoso hanno attinto fin dalla scelta della loro teschiata mascotte? Nella discografia della punk band statunitense si trovano diversi pezzi ispirati alle atmosfere horror. Avrei potuto scegliere Vampira, dedicato all’attrice Maila Nurmi, che in tivù interpretò il personaggio nei ‘50, ma giusto per cambiare un po’ mostro inserisco le demoniache creature in libera uscita a seminar scompiglio.
Fela Kuti – Zombie (1976)
In questo caso il riferimento agli zombie è da intendersi in modo allegorico. Fela Kuti, uno che ebbe non pochi problemi con il regime nigeriano, in questo pezzo accusa i soldati del suo paese di essere come i non-morti, dei non-pensanti capaci di muoversi solo a comando dei loro “stregoni”, i gerarchi della dittatura militare.
Il successo trasformò la canzone in un inno della protesta, tanto da provocare l’assalto dell’esercito alla comune fondata da Fela, che fu picchiato dagli aggressori e vide la sua casa bruciata. La madre morì per le ferite riportate nell’attacco.
Bauhaus – Bela Lugosi’s Dead (1979)
Più in linea con le atmosfere draculesche è questo singolo, atto di fondazione del genere darkwave. In realtà non è dedicato a Dracula ma, per una sorta di identificazione fra le due figure, all’attore ungherese Bela Lugosi, che lo impersonò negli anni ’30. Echi, crepitii dubbeggianti e un basso cavernoso compongono la scenografia in cui la voce tetra di Peter Murphy gioca con il concetto di immortalità.
Iron Maiden – Phantom of the Opera (1980)
I maestri britannici dell’heavy metal sono senza dubbio tra coloro che hanno pescato a piene mani fra i mostri e la produzione gotica. Qui Paul Di’Anno e banda si ispirano liberamente al romanzo di Gaston Leroux del 1910. Il brano è inserito nel loro omonimo album di debutto.
Traccia bonus: Golimaar (1985)
Perché mettere Thriller di Michael Jackson quando ce n’è la versione indiana?
L’invasione dei mostri
Cinque invenzioni letterarie, divenute archetipi dell’immaginario orrorifico
Contenuto audio
Dracula (1./5)
Alphaville: le serie 27.10.2025, 12:30
Frankenstein (2./5)
Alphaville: le serie 28.10.2025, 12:30
Mr. Hyde (3./5)
Alphaville: le serie 29.10.2025, 12:30

