Musica italiana

Cuore, martello e pappa col pomodoro: 80 anni di Rita Pavone

Alla cantante torinese l’energia non è mai mancata. La sua carriera, dal lavoro in fabbrica ai successi internazionali. E quel matrimonio “scandaloso” a Lugano

  • Oggi, 10:58
imago0065976297h.jpg
  • foto: IMAGO / United Archives
Di: Gian Luca Verga 

Elvis le stampò in fronte un bacio in quel di Memphis, Ed Sullivan la volle più volte ospite del suo celeberrimo show, la BBC le dedicò un intero spettacolo/show. Un onore riservato a pochi eletti. E poi il cinema (i “musicarelli” soprattutto) e tanta, tanta televisione, tra cui la conduzione del leggendario Studio Uno e l’altrettanto epico Il giornalino di Gian Burrasca, per la regia di Lina Wertmüller con musiche di Nino Rota. Aggiungiamo un matrimonio che farà gridare allo scandalo con Teddy Reno, sposato nel ’68 a Lugano. Lui era maggiore di 19 anni e aveva già un matrimonio alle spalle. E all’epoca il divorzio in Italia non era ancora contemplato. E che dire di Umberto Eco che la cita abbondantemente nel saggio Apocalittici e integrati? E poi, prossima agli 80 la vedi sul palco di Sanremo con la solita proverbiale carica adrenalinica, la voce e una presenza che domina palco e telecamere. E allora pensi: questa è un’aliena!

39:32

Rita Pavone compie 80 anni: l’eterna Gian Burrasca

RSI Cultura 22.08.2025, 08:04

  • Isabel Piazza, Gianni Masdonati

Che Rita abbia sfidato e sovvertito alcune leggi della fisica è indubbio. Uno scricciolo di donna, anzi di ragazzina agli esordi nei primi anni ’60 del secolo scorso, che sprizza un’energia tellurica, prorompente che le permetterà di affrontare la vita con quella pervicacia e lucidità, “a muso duro” rimanendo sempre fedele a sé stessa, alla sua vocazione, al destino che ha scelto la musica.
Una pervicacia unitamente a un enorme talento che le hanno permesso di raccogliere successi e applausi nel mondo intero, di vendere oltre 50 milioni di album, di cantare in svariate lingue, di riempire teatri, schermi televisivi e onde radiofoniche ai quattro angoli dell’orbe terracqueo. E di segnare indelebilmente la storia della musica italiana con canzoni epocali quali Cuore, La partita di pallone, Datemi un martello, Come te non c’è nessuno, La pappa col pomodoro, Sul cucuzzolo della montagna solo per citarne alcune. Ovvero la colonna sonora di una stagione in bianco e nero ma colorata di sogni, rinnovati entusiasmi e riscatto sulle ali del boom economico.

07:03

Rita e il teatro

RSI Archivi 18.03.1996, 14:22

Niente male per “La Zanzara di Torino”, un metro e 53 cm e mezzo di puro argento vivo che a 11 anni stirava per 1500 lire a settimana e a 15 anni s’alzava presto presto, per recarsi in fabbrica e contribuire così all’economia familiare. Salvo il week-end, consacrato alla musica. E che dormiva in un lettino in corridoio, perché le due stanze del minuscolo appartamento non erano sufficienti a contenere l’intera famiglia di 6 persone. Un cimelio che ha conservato per ricordarsi da dove proviene.
Rita si impone in un’epoca in cui dominano le maggiorate, frequenta Morandi col quale condivide anni di sogni, fatiche e gavetta («Gianni lo considero un fratellone»). Un bel giorno dalle balere la vita decolla verso altri lidi quando trionfa al Festival degli sconosciuti di Ariccia. Galeotto questo festival, perché proprio lì conosce Teddy Reno. L’uomo che diverrà il grande amore della sua vita, e padre dei suoi figli Alessandro e Giorgio.

01:24

Teddy Reno e Rita Pavone sposi a Lugano?

RSI Archivi 15.03.1968, 08:56

Si conclude così un decennio straordinario, ricco di successi e trionfi, riconoscimenti e premi. Straordinario per lei e la società italiana che beneficia di una sorta di Rinascimento culturale e artistico. Certo che con gli anni ’70 Rita Pavone entra in crisi, artistica soprattutto. Le vendite non decollano. L’avvento dei cantautori, il conseguente cambio nei gusti del pubblico mettono in ombra la generazione che aveva contribuito a edificare la musica leggera italiana dei ‘60. Con tutte le implicazioni di rito. Si dedica allora al teatro lavorando con Macario, Carlo Dapporto, Piero Mazzarella. Ormai è artista completa, e lo dimostra nei differenti programmi televisivi che conduce o ai quali partecipa: canta, balla, recita, imita. E si aprono le porte del mercato discografico francofono, ispanico e brasiliano.

34:01

Ospite: Rita Pavone

Lo Specchio 16.03.2025, 19:20

La “diversificazione artistica” di Rita Pavone prosegue nei decenni successivi anche se negli anni ’80 coltiva e affina la sua anima cantautorale grazie al sodalizio con Carolain, autrice italoamericana, collaborando al contempo anche con Malgioglio e Giuni Russo. Mentre Sanremo in quella stagione rimane un tabù. Scopriremo in seguito, per voce della stessa artista, che Baudo la boicottava, manifestando nei suoi confronti una forma di ostracismo: scartava sistematicamente le sue canzoni dalla competizione e non la invitava nei suoi programmi, perpetrando così qualche danno alla sua carriera. Ma come sappiamo la cocciutaggine di Rita Pavone è proverbiale, l’impegno che da sempre profonde nella vita è prezioso e invidiabile. Ed è una delle qualità che le hanno permesso di raggiungere obiettivi significativi, afferrare comete, realizzare sogni.

48:28

Rita Pavone ospite di Michela Daghini a "Millevoci"

RSI Millevoci 30.05.2025, 11:24

Il sipario sul decennio cala con l’ultimo album di inediti ad oggi: Gemma e le altre, titolo che 36 anni dopo qualifica anche il libro pubblicato negli scorsi mesi. Un concept album che le permette in qualità di autrice, interprete e produttrice di indagare «l’universo femminile in tutte le sue sfumature e accezioni». E sono ritratti femminili forti, significativi; donne di differenti età ed estrazione sociale con le proprie gioie e i propri dolori e rabbie, tradimenti e rivincite. «Donne vere, strepitosamente sempre donne, inguaribilmente sempre donne, spudoratamente sempre donne». Dieci tracce oggi trasformate in racconti per un affresco intenso, affascinante, che non può lasciarci indifferenti. E che contempla anche quegli «amori diversi» che all’epoca dell’album erano considerati a dir poco inaccettabili. Se questo rimane l’ultimo album di inediti di Rita Pavone, mi piace ricordare Masters del 2013. Un doppio sontuoso cd in cui Rita si tolse “lo sfizio” di interpretare canzoni che appartengono al songbook americano, che ha amato sin dalla gioventù. 15 cover nel primo dei due cd, canzoni ispiratrici della sua carriera e che l’hanno accompagnata nel corso della sua parabola artistica. Nel secondo invece offre le stesse in versione italiana con traduzioni curate o da lei stessa o da autori come Franco Migliacci, Lina Wertmüller, Enrico Ruggeri. Ed è un’opera che presentammo in seno agli Showcase della RSI. 

52:45

Showcase Rita Pavone

RSI Cultura 12.11.2013, 01:00

Nel giorno del suo compleanno la immaginiamo a Lattecaldo, Valle di Muggio, al desco con la famiglia ritagliandosi del tempo per ringraziare e rispondere agli auguri che le arriveranno copiosi da mezzo mondo. Credo inoltre che non troveranno posto i classici, nostalgici amarcord, perché la sua “bussola interiore”, la sua capacità di rimanere solida, centrata coi piedi ben saldi alla terra, racconta di uno sguardo rivolto al presente e al futuro, piuttosto che struggersi e invecchiare nei ricordi di un passato glorioso.

55:08

Gli 80 anni di Rita Pavone: “Mi sento una 30enne”

Millevoci 22.08.2025, 10:05

  • Imago Images
  • Elisa Manca e Marcello Fusetti con la partecipazione di Isabel Piazza e Gianni Masdonati

Correlati

Ti potrebbe interessare