La redazione di RSI Musica si è costituita giuria dagli insindacabili giudizi (un momento: si fa per scherzare, non sia mai che qualcuno fraintenda) per selezionare le esibizioni più “esotiche” delle serate di Eurovision. Quelle che, volendo sviluppare un minimo il concetto, per originalità si discostano dalla classica formula cantante-ballerini-effetti visivi potentissimi. Ecco la nostra selezione semiseria, molto semi- e poco seria, della prima serata.
Eurovision: si accendono le luci di Basilea
Serotonina 13.05.2025, 09:15
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Era fra i protagonisti più attesi e non ha tradito le aspettative, Tommy Cash. Cravatta sottopelvica e baffetto “da sparviero”, protetto dalle guardie del corpo si è prodigato nella sua danza tutta mossette che, immaginiamo, a differenza degli altri colleghi in gara gli ha permesso di evitare estenuanti sessioni con un coreografo. Un tripudio di chicchi di caffè e smargiassate esageratamente esagerate: aerei privati e la scritta Tommywood, che richiamava il grande cinema ‘mmeregano, per citarne un paio. E poco importa se l’intonazione è un fatto relativo.
Tommy Cash - Espresso Macchiato
RSI Cultura 13.05.2025, 21:32
I bookmaker li danno come favoriti per la vittoria finale, ma attenzione perché, per rimanere in tema d’attualità, a volte chi entra papa esce cardinale. Non vogliamo tirarla ai KAJ, finlandesi che si spendono per la causa della Svezia. Il loro inno alla sauna è scanzonato quanto serve e per chi affronta il palco di Eurovision con autoironia, lo ammettiamo, abbiamo un debole. Se in Estonia vanno di moda le mossette, sul confine finnico-svedese sono le faccette a spopolare. Essendo digiuni di nordici idiomi la comprensione del testo, ahinoi, ci fa difetto. Ma - ehi! - ci sono le traduzioni sul Google!
KAJ - Bara Bada Bastu
RSI Cultura 13.05.2025, 21:50
Quel poco di amarezza ce lo teniamo per il finale. Da Gabry Ponte ci aspettavamo qualcosa di più a livello scenico. E invece ci ha fregato tutti, optando per un (relativo) minimalismo. Il David di Michelangelo che faceva cose buffe nel megaschermo alle sue spalle non ci ha trasmesso quei sussulti che avevamo sognato ascoltando il pezzo e osservandolo, nel video di presentazione, macinare cereali al mulino di Bruzella in bragoni extra-large. Un po’ di consolazione l’abbiamo trovata nell’apparizione in scena di un tamburello.
Gabry Ponte - Tutta l’Italia
RSI Cultura 13.05.2025, 22:16