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Frank Widmer: piccolo mondo retrò

Il cantautore argoviese ripercorre gli anni Sessanta e Settanta con un pizzico di nostalgia e qualche nota polemica.

  • 16 febbraio, 08:00
  • 21 febbraio, 10:15

Frank Widmer - My Love

RSI Cultura 16.02.2024, 08:00

  • Frank Widmer (da Mx3.ch)
Di: Andrea Rigazzi

Dice che gli anni belli di Beatles e Beach Boys erano tutto un fermento creativo, in cui i musicisti ricercavano, fra le altre cose, l’orecchiabilità. Cita Battisti e Caetano Veloso fra le sue fonti d’ispirazione. Sessanta e Settanta, intesi come decenni del secolo scorso, sono il rifugio di Frank Widmer. E sì, se proprio vogliamo dirlo, sono anche l’argomento usato per polemizzare con una parte del pop di oggi, quella fatta di pezzi che durano lo spazio di un paio di (distratti) ascolti, buoni più per fare da sottofondo a pochi secondi di video su TikTok che per creare un immaginario sonoro in noi che ascoltiamo. È una nostra interpretazione ma riteniamo sia una delle riflessioni che il signor Widmer pone alla base della sua musica.

Ispirato da puntuta nostalgia, acceso dalla vis polemica, il cantautore argoviese rilegge la musica del passato per intessere canzoni ben piantate nel presente. Non parliamo di un devoto copista delle sette note, sarebbe ingiusto nei suoi confronti oltre che poco opportuno da parte nostra proporvelo. In realtà il signor Widmer usa quei codici compositivi, si rifà a quelle atmosfere per arrivare a noi con delicatezza e ironia.
“My Love” ipnotizza e piano piano si insinua nella mente fino a diventare psichedelico tormentone. Brilla, fra le stelle, pulviscolo a forma di cuore.

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