Nel 1978 una boyband leggendaria stava preparando la ripartenza dopo un periodo di stallo. Formalmente conosciuti come Jackson 5 alla Motown, i fratelli della famiglia Jackson più famosa al mondo avevano lasciato la casa discografica di Barry Gordy da qualche anno. Tutti tranne uno, Jermaine, perché aveva sposato la figlia del fondatore dell’etichetta qualche anno prima.
Lo spostamento alla Epic Records non stava andando benissimo e a questo giro i figli di Joe avevano strappato l’autonomia creativa per il loro tredicesimo album, “Destiny”. Fu la mossa giusta perché con il terzo singolo, “Shake Your Body (Down To The Ground)” ritornarono finalmente in cima alle classifiche. E Michael lì in cima ci rimase fino alla fine del secolo, diventando il Re del Pop.
Sebbene “Shake Your Body (Down to the Ground)” venga visto come il brano che rilanciò i Jackson, il vero slancio arrivò dal primo singolo estratto da “Destiny”: “Blame It on the Boogie”. Un brano che ha una storia strana e controversa, e questo perché si tratta di una canzone che è stata scritta si, da Michael Jackson e da suo fratello, ma non sono i Jackson che tutti conoscono. Si tratta infatti dei fratelli David e Michael George Jackson-Clark, in arte Mick.
Mick è nato a Münster nel 1947 da una famiglia inglese. Negli anni Settanta stava cercando di sfondare nella musica e nel ‘77 aveva registrato una canzone che gli era valsa la possibilità di pubblicare con la Atlantic.
Le cronache dicono che l’editore di Mick prese la registrazione della canzone e la portò al Midem, fiera internazionale della musica e della canzone, nonché vero e proprio mercato musicale dove si vendono e comprano composizioni tutt’oggi. Si dice che fu lì che Peter Kerstin, manager dei Jacksons, la comprò.
Alcuni invece sostengono che l’editore di Mick andò a venderla direttamente a papà Joe Jackson, il quale si prodigò per creare una versione alternativa a velocità supersonica, che venne poi pubblicata qualche settimana dopo l’originale.
I mesi successivi alla pubblicazione delle due versioni le radio di tutto il mondo iniziarono una vera e propria battaglia, rinominata poi come la “Battaglia del Boogie”. Alcune radio prendevano la parte di uno o dell’altro artista, entrambi cantanti delle rispettive versioni, entrambi registrati all’anagrafe sotto il nome di Michael Jackson.
Solo che quello che ha scritto “Blame It on the Boogie”, ad oggi la canzone più streammata di “Destiny” dei Jackson, è il bianco inglese dai riccioli biondi Mick, e non il Re del pop.
”Battle of the Boogie”
Soulovers 24.11.2024, 21:00
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