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Mark Kelly, soffia un vento di speranza

“Hope” è il ritorno su disco del musicista vodese d’adozione, accompagnato dalla band dei Peaceful Warriors

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Mark Kelly & The Peaceful Warriors - Hope

Confederation Music 10.08.2025, 20:30

  • Sergio Andrad
Di: Marco Kohler/Sandra Romano/Red. 

«La cosa più importante è che sono ancora vivo. Sto sempre esplorando la musica e rinnovando me stesso. Quando una canzone mi porta verso l’ignoto non la butto, mi ci immergo».

Si chiama Hope l’ultimo album di Mark Kelly & The Peaceful Warriors

La “speranza” del titolo è quella di cui hanno tanto bisogno la nostra civiltà e il nostro pianeta in tempi così bui, ma è anche la speranza che ha Kelly di diventare una persona migliore. «Era il titolo di una delle canzoni [...] Guardando i titoli dei brani ho pensato: “Sì, il mondo ha bisogno di molta speranza in questo momento”. E infatti molti dei messaggi delle canzoni riguardano lo stare insieme in relazione a ciò che sta succedendo in Israele, in Palestina, in Sudan e ovunque ci sia un conflitto. È la speranza, condivisa anche dal resto della band, che si interrompa questo fiume di avidità, di potere e di disumanità. Ma poi c’è anche la speranza di essere una persona migliore, di riuscire a gestire la mia rabbia e riuscire a comunicare meglio».

Dopo una serie di album solisti, il musicista vodese venuto da Manchester è tornato con la nuova full band The Peaceful Warriors, riscoprendo e assaporando l’energia creativa e salutare della comunità che fa musica.

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Hope, pubblicato da Hairy People Records, contiene undici canzoni edificanti e piene di calore che parlano di crescita, perdono ed elevazione; un disco organico, luminoso e ritmato, stilisticamente sperimentale che spazia dall’afro-pop alla musica country. È il ritorno di una delle voci più belle della realtà musicale indipendente svizzera. «Ho un buon amico in Inghilterra, dai tempi del liceo, con cui ho riallacciato i ponti. Lui mi ha mandato un messaggio, che ho condiviso col gruppo, in cui dice: Ho appena lasciato il mio lavoro dopo aver ascoltato il tuo album. Ringrazia anche il resto della band. È grandioso! Chiaro, voleva farlo da tempo, ma è stato l’ascolto dell’album a ispirarlo a trasformare le parole in fatti. A fare ciò di cui la sua anima aveva davvero bisogno. Ne abbiamo anche discusso col gruppo: qual è il nostro obiettivo? La risposta è che si tratta di curare, di essere medicina. Di aiutare il mondo e le altre persone direttamente o con una canzone. Non si può mai sapere come le persone la ricevono e quali messaggi colgono».

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  • Sergio Andrad

Mark Kelly era stato a Confederation Music la prima volta il 17 agosto del 2013 con l’album Nothing’s Perfect. D’acqua e canzoni, sotto il ponte nel frattempo ne son passate e Mark ha anche affrontato e superato un burnout. 

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  • Sergio Andrad

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