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Torna il rock ipnotico dei One Sentence.Supervisor

Donat Kaufmann, frontman e fondatore del gruppo, racconta il nuovo album “Temporär Musik 20-29”

  • 10 aprile, 09:21
  • 10 aprile, 09:24

One Sentence.Supervisor - “Temporär Musik 20-29”

Confederation Music 09.04.2024, 18:26

  • Michael Gallusser
Di: Marco Kohler e Sandra Romano

C’è uno stato intermedio, una condizione spirituale in cui non sai più dov’eri prima ma neppure dove sarai dopo; non ti senti a casa da nessuna parte. È una via di mezzo che può spaventare, un sentimento che va ascoltato e, soprattutto, accettato perché, in fin dei conti, è sopportabile.

One Sentence.Supervisor chiudono il cerchio della “musica temporanea”, una serie di 3 dischi completata il 22 marzo con la pubblicazione di “Temporär Musik 20-29” (Irascible). È una celebrazione della continua e inesorabile trasformazione individuale e globale. La temporaneità come unica costante nei tempi di crisi.

One Sentence.Supervisor, negli anni, ci hanno abituato a costanti cambiamenti di formazione, e in tutto questo entusiasmante divenire dinamico, resta immutata la fede nell’approccio sperimentale e indie verso un rock ipnotico e riverberato, costruito sulla ripetizione di riff di chitarre e linee di basso e batteria galoppanti che riescono, ogni volta, a catturare lo spirito della nostra epoca. È un approccio che definisce l’atmosfera unica di questa musica, più che il genere.

Sandra Romano ha incontrato il frontman e fondatore Donat Kaufmann.

  • Donat Kaufmann

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