Se avete un computer con Windows, a molti di voi sarà già apparso un annuncio – piuttosto fastidioso – che vorrei tradurre in una lingua più onesta rispetto a quella che vi siete trovati davanti.
La traduzione suona più o meno così: tra poco vorremo, di nuovo, i tuoi soldi. Se hai installato un vecchio Windows, proveremo in tutti i modi a costringerti a comprare quello nuovo, e prima o poi ci riusciremo. Ah, già che ci sei, vedi di comprarti nuovo anche il computer. Non ci interessa se quello che hai funziona benissimo. Non ci interessa, se manderemo in discarica decine di migliaia di tonnellate di computer funzionanti. Il nuovo Windows vuole solo nuovi pc fiammanti. Per il resto, affari tuoi.
Questo è il senso del messaggio da parte di Microsoft, che sta lampeggiando con frequenza casuale già da un po’ su uno dei miei pc di casa. Sull’altro, per fortuna, ho installato Linux: funziona che è una meraviglia, ci faccio tutto, è gratis, non ci sono virus. Ma questa è un’altra storia.
Windows 11 e il ricatto dell’obsolescenza
Kappa: la non notizia 08.10.2025, 18:00
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Questa di Windows 11 che sta per diventare obbligatorio è effettivamente una non-notizia, nel senso che è qualcosa che capita regolarmente: la politica di Microsoft è sempre stata quella di spingere gli utenti a rottamare sistemi ancora funzionanti per vendere loro quelli nuovi.
Non importa se il vecchio funziona ancora bene. Talvolta meglio del nuovo, spesso meglio del nuovo. L’importante è buttare via e ricomprare e spendere. Lo chiede l’azienda che ha il monopolio mondiale dei sistemi operativi, e che in passato lo ha raggiunto tramite pratiche aggressive: ci sono sentenze che raccontano come ha copiato altri sistemi, ha buttato fuori dal mercato concorrenti con ogni mezzo, ha favorito la diffusione dei suoi sistemi fino a saturare il mercato.
Chi la può fermare? Il computer su cui ho scritto questo pezzo, come quasi ogni computer qui alla RSI, ha installato Windows. La grande maggioranza delle aziende svizzere e mondiali è talmente invischiata nell’uso di questi sistemi da non poterne più fare a meno. Malgrado alternative come Linux, che oltre che gratuite, sono più efficienti, leggere e funzionali di questo mastodonte. Ma è un po’ come essere prigionieri delle sabbie mobili: servirebbe uno sforzo che duri anni, per uscirne, e nessuno ha voglia di farlo.
Come dite? Apple? Sì, è vero, Apple è un’alternativa commerciale, forse l’unica altra credibile. Un ecosistema chiuso, ancora più chiuso. Prodotti molto costosi, in compenso elegantissimi, che funzionano molto bene… fin quando Apple non decide che dovete cambiarli, e allora pian piano ve li rende inservibili. Anche in questo caso, sono molte le sentenze passate in giudicato che hanno dimostrato che Apple ha messo in atto pratiche di obsolescenza programmata, in diverse parti del mondo.
Due facce della stessa medaglia, insomma. Due aziende di importanza mondiale che, forti della loro supremazia, spremono i clienti e li forzano a fare scelte che non vorrebbero. Nel senso che per i clienti queste scelte non hanno senso.
Per fortuna, è possibile smettere di pagare il “pizzo” legale rappresentato dalle licenze annuali o da costosissimi aggiornamenti. Non sei obbligato a rimanere con Windows o iOS.
Ecco un consiglio per chi ha voglia di perdere un po’ di tempo. Non tantissimo, bastano un paio di giorni. Microsoft smette di offrire supporto per Windows 10? Non cambiate computer, fate proprio ciao ciao a Microsoft, e cambiate sistema: installate Linux. Mint, Ubuntu o un’altra delle tante forme che offre questo sistema libero: scoprirete che il vostro vecchio computer è molto meno vecchio di quanto pensavate.
Andrà avanti alla grande per anni, se non per decenni. Un sacco di problemi che oggi vi sembrano normali e quotidiani – come dover fare i conti con i virus e gli aggiornamenti – spariranno. Non spenderete niente in licenze. Avrete un computer aperto, libero, sicuro e affidabile, con tutto quello che serve. Come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio in un mondo ideale. Che purtroppo non esiste, va detto, anche per colpa della nostra pigrizia.
https://www.rsi.ch/s/3062531





