Società

Il re di Svizzera e altri sovrani (veri o presunti)

Un tizio di Zugo, qualche tempo fa si è autoproclamato re del nostro Paese, ma forse la sua idea non è poi così folle. Nella storia, del resto, di monarchi svitati - e veri - ce ne sono stati un bel po’

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Il "Re di Svizzera" Jonas Lauwiner con il suo cannone da 20mm a Oberburg, 2025

Il "Re di Svizzera" Jonas Lauwiner con il suo cannone da 20mm a Oberburg, 2025

  • KEYSTONE/Gaetan Bally
Di: Kappa / Sergio De Laurentiis / MrS 

In Svizzera ci sono concetti che sì, conosciamo, ma che sentiamo estranei, alieni.
Prendiamo la monarchia, per esempio: fino a pochi mesi fa, la Svizzera, assieme a San Marino, è stata uno dei pochi paesi europei a non aver mai avuto un re o una regina. Fino a pochi mesi fa.
Già perché poi è arrivato Jonas Lauwiner, che si è autoproclamato Re della Svizzera. Non è un ospite di qualche clinica specializzata in cure mentali, ma uno scaltro informatico di Zugo che ha sfruttato le pieghe della legge per cui le proprietà senza proprietario possono essere rilevate legalmente da privati, cosa che ha fatto circa 150 volte, imponendo qua e là gabelle, ovvia prerogativa di un monarca.

Ne sanno qualcosa a Goeuensee, nel canton Lucerna, dove il re della Svizzera ha acquisito una via: via Rosenweg. Tre opzioni per i residenti: rinominare la via Lauwinerweg; riacquistare la strada per un valore tra gli 80’000 e i 150’000 franchi, oppure fare uno scambio alla pari con un immobile dello stesso valore. C’è decisamente del metodo, in questa lucida follia.

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Jonas Lauwiner

Il Re di Svizzera e i sovrani della follia

Kappa: la non notizia 05.11.2025, 18:00

  • Keystone
  • Sergio De Laurentiis

Anche se, a ben guardare, la storia insegna che c’è anche pura e semplice follia, nella monarchia. Come quella di Carlo VI di Francia, che nel bel mezzo della Guerra dei cent’anni cominciò a sbroccare in maniera sempre più frequente ed evidente, eppure governò ancora per 42 anni.

Per non parlare dei re di Baviera. In sequenza Ludovico II e il fratello minore Ottone I, che gli succedette: sommando gli anni hanno regnato per quasi 50 anni di fila. Il primo viene ricordato per la sua passione per i castelli fiabeschi, ed era un tipo eccentrico, certo, ma pazzo, non è così sicuro. Però fu dichiarato pazzo, e morì confinato in uno dei suoi castelli in circostanze oscure. Il successore Ottone non era particolarmente eccentrico, anzi, ma sicuramente affetto da malattia mentale, che lo portò a una vita di reclusione, di isolamento, ovviamente in uno dei tanti castelli della famiglia. L’ultima sua apparizione pubblica è datata 1875, undici anni prima di essere proclamato re. Regnò, in ogni caso, per ben 27 anni, fino al 5 novembre del 1913. Decenni e decenni di silenzio, di assenza totale.

Fa un certo effetto constatare la differenza con gli attuali regnanti, che non perdono occasione di documentare la loro esistenza minuto per minuto, magari a favore di social, magari affidandosi - con esiti dubbi - a qualche video creato dall’intelligenza artificiale.

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