Storia cantonale

Il Ticino nella Storia: il passato che parla al presente

Un nuovo volume che riscopre la storia cantonale andando oltre la cronaca, per esplorare processi, identità e mutamenti, in una prospettiva ampia e inclusiva.

  • Oggi, 17:00
Il Ticino nella Storia, dettaglio di copertina. Rosario Talarico e Gianni Tavarini (2025).

Il Ticino nella Storia, dettaglio di copertina. Rosario Talarico e Gianni Tavarini (2025).

  • Armando Dadò Editore
Di: Prima Ora/Camel 

Nasce da un’ambizione chiara e consapevole Il Ticino nella Storia (Armando Dadò Editore, 2025): offrire una sintesi aggiornata, rigorosa e al tempo stesso accessibile del percorso storico del Cantone, capace di parlare non soltanto agli specialisti, ma soprattutto a un pubblico ampio, curioso e partecipe.

Il volume è il frutto del lavoro di due storici ed ex docenti, Rosario Talarico e Gianni Tavarini, che hanno scelto di misurarsi con una sfida tutt’altro che scontata: colmare un vuoto editoriale e storiografico che si protraeva da oltre un quarto di secolo. L’ultima grande opera di sintesi sulla storia ticinese risaliva infatti al 1998, con i volumi curati da Raffaello Ceschi, Paolo Ostinelli e Giuseppe Chiesi, dedicati all’Ottocento e al Novecento. Un riferimento imprescindibile, ma concepito principalmente per un pubblico accademico.

Il nostro intento era rendere accessibile la storia a un pubblico non specialista. I testi precedenti sono fondamentali, ma scritti da specialisti, e questo limita in parte l’accesso al grande pubblico.

Rosario Talarico

Il nuovo volume non nasce però come una semplice operazione di divulgazione semplificata. Al contrario, si configura come un lavoro di aggiornamento e di sintesi critica, costruito sulla base delle numerose ricerche e monografie apparse negli ultimi decenni. Ne risulta un libro di oltre quattrocento pagine, capace di restituire un quadro ampio, solido e rinnovato del passato ticinese.

La struttura dell’opera riflette una scelta metodologica precisa, articolata in due parti complementari: una sezione cronologica, che accompagna il lettore dall’epoca dei baliaggi fino ai giorni nostri, e una sezione tematica, dedicata a processi e nodi di lungo periodo. Le due dimensioni si integrano, offrendo chiavi di lettura diverse ma convergenti e consentendo una comprensione più profonda e stratificata della storia cantonale.

Particolare attenzione è riservata alla storia recente, spesso marginalizzata nelle sintesi di ampio respiro. Tra gli esempi evocati dagli autori figura ad esempio l’apertura della Trasversale alpina Alptransit, letta non come evento isolato ma come espressione di una vocazione storica più ampia, richiamando in modo puntuale al ruolo storico del Gottardo quale “via delle genti”.

In questo asse Nord-Sud c’è una sorta di destino, una vocazione del nostro Cantone.

Gianni Tavarini

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  • Angelica Arbasini

Non meno significativa è la scelta del formato cartaceo. Talarico e Tavarini rivendicano il valore della lettura come esperienza cognitiva profonda, una vera e propria «fonte del pensiero», mettendo in guardia dai rischi di una fruizione digitale rapida e frammentaria. Il libro diventa così anche un invito a rallentare, a sostare sul testo, a costruire un rapporto più consapevole con il racconto storico.

Il titolo stesso, Il Ticino nella Storia, riflette una precisa posizione storiografica: collocare le vicende cantonali all’interno di un quadro più ampio, superando l’idea di una storia ticinese come caso isolato. Il Ticino, pur con le sue specificità linguistiche e culturali, è da sempre inserito in dinamiche più vaste, spesso influenzate da fattori esterni.

Affiorano così alcuni nuclei tematici centrali: la formazione del Ticino come territorio di confine, il passaggio dai baliaggi allo Stato cantonale moderno, l’integrazione nella Confederazione, le trasformazioni economiche e sociali del Novecento, il ruolo dei frontalieri, la gestione del territorio e dell’urbanizzazione, l’evoluzione culturale e la questione femminile.

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  • Antonio Bolzani

Anche la scelta del formato cartaceo non è casuale. Talarico e Tavarini rivendicano il valore della lettura come esperienza cognitiva profonda, una «fonte del pensiero», come afferma Talarico, mettendo in guardia dai rischi di una fruizione digitale rapida e frammentaria. Il libro si propone così anche come invito a rallentare, riflettere e costruire un rapporto più consapevole con il testo storico.

L’opera non si limita infatti a elencare eventi, ma mette in luce continuità, fratture e trasformazioni. «Non è qualcosa di chiuso, c’è un processo», sottolinea Tavarini. E in questo senso, il libro invita a leggere la storia come un percorso in divenire, capace di illuminare il presente.

Ne emerge un testo prezioso per studenti, ma anche per appassionati e lettori curiosi: una sintesi rigorosa e insieme accessibile, che aiuta a comprendere le radici del Canton Ticino e il suo ruolo nel contesto svizzero ed europeo.
Più che un manuale, è dunque un testo che invita a dialogare con il passato per interpretare il presente, fino ad immaginare quale sarà il futuro del Sud delle Alpi.

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09:32

Il Ticino nella Storia

Prima Ora 16.12.2025, 18:00

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