Storia

Le bonnet rouge, il berretto rosso

L’origine svizzera di uno dei simboli più famosi della Rivoluzione francese

  • 17 febbraio, 08:31
Le bonnet rouge, il berretto rosso

Le bonnet rouge, il berretto rosso

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Di: Mario Fabio / Red.

Nell’estate del 1791 si diffuse un copricapo che divenne rapidamente il distintivo della rivoluzione: il berretto frigio. Era un berretto rosso con la punta ripiegata sul davanti. Per tutta la Rivoluzione francese fu simbolo della libertà. Lo si chiamava «frigio» perché ritenuto originario della Frigia, antica regione dell’Asia Minore. Comunemente era anche chiamato bonnet rouge, «cappello rosso». I parigini credevano che fosse indossato nell’antica Roma dagli schiavi liberati: per questo ne fecero il simbolo della rivoluzione che abbatte il dispotismo dei sovrani.

Il berretto rosso è, dunque, il simbolo della Rivoluzione francese. Gemello del berretto frigio indossato dagli schiavi romani liberati, bandito da Napoleone, questo celebre copricapo è anche la mascotte dei giochi olimpici di Parigi 2024. Ma questo cappello, da dove arriva? Al di là dell’origine romana, in molti non sanno che apparteneva ai mercenari rossocrociati coinvolti nei tumulti della Rivoluzione e imprigionati a Brest.

Unendo documentazione storica e narrazione romanzesca, battaglie realmente accadute e peripezie di fantasia, Daniel de Roulet ci racconta questa affascinante pagina della nostra storia all’interno del suo ultimo libro, Le bonnet rouge, uscito qualche mese fa per le edizioni Héros-limite di Ginevra. 

Le bonnet rouge, il berretto rosso

Alphaville 15.02.2024, 11:45

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