Salute

È necessario dare integratori alimentari ai bambini?

Analisi di cosa è davvero importante e cosa no

  • Oggi, 11:30
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Di: Lara Quarleri, dietista Bsc ASDD

Si sa, l’infanzia è una fase cruciale per la crescita e lo sviluppo, e l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Spesso i genitori si chiedono se sia necessario integrare la dieta dei propri figli con vitamine e minerali, soprattutto per i bambini più selettivi con l’alimentazione.

Gli integratori sono davvero indispensabili?

Le linee guida internazionali raccomandano di assumerli solo in caso di reali carenze diagnosticate o condizioni specifiche sia nell’adulto che nei bambini. Le evidenze scientifiche mostrano rischi riguardo un uso non necessario.

La Confederazione Svizzera sottolinea che, per il benessere dei bambini, un’alimentazione equilibrata e variata fornisce tutti i nutrienti necessari, rendendo generalmente superflua l’assunzione di integratori alimentari.

Questo articolo si riferisce a bambini sani, senza patologie che necessitano attenzioni particolari (diete restrittive vegetariane/vegane, malassorbimenti intestinali, rallentamento di crescita e scarsa esposizione solare, etc.). 

Dopo lo svezzamento, una dieta equilibrata dovrebbe fornire tutti i nutrienti essenziali. Tuttavia, alcuni bambini, in particolare quelli che consumano poche proteine animali, potrebbero essere a rischio di carenza di ferro, che può influire sullo sviluppo cognitivo e sulla risposta immunitaria. In questi casi, il pediatra potrebbe consigliare un’integrazione. Gli omega-3, importanti per lo sviluppo cerebrale, dovrebbero essere assunti tramite pesce grasso (salmone, sgombro), ma se il bambino non ne consuma abbastanza, potrebbe essere prescritta un’integrazione.

I probiotici che possono favorire l’equilibrio del microbiota sono contenuti naturalmente nel latte materno ma anche in alcuni tipi di latti artificiali. A partire dai sei mesi possono essere introdotti gradualmente alimenti fermentati (yogurt naturale e kefir).

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Esistono alcune supplementazioni necessarie nella dieta dei bambini soprattutto nei primi anni di vita

1. Vitamina D: viene prescritta l’integrazione perché il latte materno e i latti formulati non ne contengono quantità sufficienti e la sintesi cutanea, legata all’esposizione solare, può essere insufficiente.

2. Vitamina K: considerata essenziale per prevenire gravi emorragie, in alcuni paesi questa vitamina è somministrata in una singola dose intramuscolare, solo alla nascita. Tuttavia, in Svizzera viene data per bocca a 4 ore di vita, a 4 giorni e a 4 settimane dalla nascita.

In Svizzera somministriamo troppi integratori ai nostri bimbi?

Attualmente non disponiamo di dati specifici sulla percentuale di bambini in Svizzera che assume integratori alimentari non necessari. Tuttavia, un’indagine condotta dalla Konsumentenschutz in collaborazione con la Berner Fachhochschule ha analizzato 20 prodotti destinati ai bambini disponibili sul mercato svizzero. I risultati hanno evidenziato che 15 di questi prodotti erano sovradosati, superando i valori di riferimento svizzeri, e presentavano etichette imprecise.

Inoltre, l’aspetto invitante di questi integratori, spesso simili a caramelle, potrebbe incoraggiare un consumo eccessivo da parte dei bambini, aumentando il rischio di effetti collaterali. Vengono infatti proposti a forma di caramelle e orsetti gommosi che con il loro sapore dolce (contengono zucchero o dolcificanti) creano un forte rischio di mancato rispetto delle indicazioni sul dosaggio. Inoltre, si normalizza il consumo quotidiano di caramelle e dolcetti che andrebbero consumati il meno possibile.

Cibo o integratori: c’è differenza di assorbimento dei nutrienti?

I micronutrienti presenti negli alimenti sono spesso legati a complessi organici che ne migliorano l’assorbimento. Inoltre, la presenza di altri nutrienti e composti bioattivi (come fibre, polifenoli e cofattori enzimatici) può facilitarne l’assimilazione o modularne la disponibilità.
Gli integratori forniscono invece nutrienti in forma isolata o con pochi altri componenti e non sempre quindi hanno un assorbimento ottimale. Pertanto, è da privilegiare una dieta variata.

Combinazioni alimentari per potenziare l’assorbimento di alcuni nutrienti

Esistono alcune strategie che ci possono aiutare a potenziare l’effetto di alcuni nutrienti:

  • Aggiungere il succo di limone ricco di vitamina C (o abbinare alimenti ricchi di Vit. C), aiuta a trasformare il ferro negli alimenti vegetali (come i legumi) nella sua forma più assorbibile (simile al ferro degli alimenti animali).

  • Vitamina D e calcio lavorano insieme per mantenere le ossa forti. Sarebbe bene quindi abbinare una fonte di vitamina D, ad alimenti ricchi di calcio, ad esempio pesce grasso (aringa, salmone, sgombro,) + formaggi o yogurt.

  • Preferire le cotture al vapore consente di preservare vitamine idrosolubili come la C e il gruppo B.

  • Lungo ammollo e cottura dei legumi riducono gli antinutrienti e migliorano l’assorbimento del ferro e dello zinco.

  • Evitare invece l’eccesso di fibre e fitati con alimenti ricchi di calcio. I fitati e l’eccesso di fibra come nel caso della crusca possono ridurre l’assorbimento del calcio contenuto nello yogurt. Meglio abbinare quindi frutta fresca per i nostri bimbi.

  • Inoltre, è importante inserire cereali integrali nella dieta dei bambini in modo graduale a causa del loro importante effetto saziante e per l’interferenza con l’assorbimento di minerali: fino ai 12 mesi da evitare, gradualmente - e non tutti i giorni - sino ai due anni per poi inserirli in modo più frequente dopo i due anni.

Difese immunitarie: possiamo prevenire i malanni grazie agli integratori?

La somministrazione di questi prodotti non è supportato da alcuna letteratura scientifica che ne abbia verificato l’efficacia. Assumere integratori per rafforzare le difese immunitarie per evitare che i virus respiratori e intestinali stiano lontano, purtroppo è una falsa speranza.

Proporre in tavola alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, vitamina C e Zinco è la chiave per la prevenzione, oltre all’evitare i luoghi chiusi e affollati preferendo attività all’aperto. Una dieta varia e sana nella convalescenza permette ai bimbi un veloce recupero verso le attività quotidiane.

La natura ci fornisce davvero quasi tutto ciò di cui abbiamo bisogno, se l’alimentazione è varia, bilanciata e basata su cibi freschi e integrali. La vera sfida, dunque, non è trovare il giusto integratore ma condurre in primis abitudini di vita corrette, dalla tavola alle attività all’aria aperta.

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  • Lina Simoneschi Finocchiaro
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