Risparmio energetico in cucina: qualche semplice trucco
Abbassare i consumi casalinghi, partendo dai “fornelli”, è possibile!
La cucina è l’ambiente più energivoro della casa con forni, frigoriferi, lavastoviglie e piastre a induzione al primo posto, senza contare vari elettrodomestici immancabili per gli amanti delle mani in pasta o del caffè espresso.
Secondo uno studio riportato da Svizzera Energia, gli svizzeri consumano 19,1 miliardi di chilowattora di elettricità all’anno: più di quanto producano le centrali nucleari di Gösgen e Leibstadt. È stata poi fatta un’analisi del consumo di energia in Svizzera per categorie di utilizzazione nel 2019 e ne deriva che il 6,8% è usato per la climatizzazione e impianti tecnici; l’8,3% per intrattenimento, informazione e comunicazione; il 14% per cottura e lavastoviglie; il 5,9% per illuminazione; il 7,3% per lavatrice e asciugatrice; l’8,7% per frigorifero e congelatore e il rimanente 13,9% per altri apparecchi elettrici. Questo significa che sommando il 14% imputabile a cottura e lavastoviglie e quasi il 9% di frigorifero e congelatore, i consumi più alti della casa sono localizzati in cucina.
I dati poi ci insegnano che più di un quarto dell’intero consumo energetico nazionale è imputabile alle economie domestiche, notizia che dovrebbe incentivarci a risparmiare anche nel privato per fare la differenza.
Partendo dalla cucina, la buona notizia è che ci sono diverse mosse adottabili affinché ne benefici tanto il portafoglio quanto l’ambiente.
Lo anticipiamo subito: qualche abitudine dobbiamo di certo correggerla…
La classe energetica
Scegliere degli elettrodomestici performanti dal punto di vista energetico è il primo passo – scontato – verso un consumo energetico attento. Dal 1° marzo 2021 la Svizzera e l’UE hanno infatti cambiato le etichette energia, indicando la classe con relativa lettera alfabetica (dalla A alla G), escludendo i vecchi segni poco chiari (+ o ++) che seguivano le lettere. Le classi di efficienza attualmente in vigore sono pubblicate all’indirizzo: www.svizzeraenergia.ch .
Non foste in fase di cambiamento elettrodomestici, il modo di utilizzare al meglio anche quelli più datati c’è – anche se è consigliato provvedere allo smaltimento di quei pezzi che hanno più di dieci-dodici anni, dato che i moderni consumano molta meno energia –.
Come utilizzare in modo intelligente gli apparecchi elettrici in cucina
Che siano di ultima generazione o meno, un uso intelligente degli apparecchi elettrici è possibile e consente di salvaguardare l’ambiente e l’economia casalinga.
Partiamo dal frigorifero e congelatore che pesa fino al 25 per cento sulla spesa totale di energia di una famiglia media. Questo elettrodomestico è sempre in funzione, tutto il giorno, tutto l’anno. In più, il suo uso scorretto è anche collegato allo spreco alimentare: conservare correttamente i cibi non solo farebbe risparmiare tantissimo, ma contrasterebbe anche lo spreco alimentare. Molte ricerche, infatti, testimoniano quanto cibo venga gettato in casa a causa di una scorretta conservazione.
Ergo, come già detto, sceglierne uno di nuova generazione potrebbe già essere un grande passo avanti ma, ragionando in generale, indipendentemente dal modello che si possiede, le regole fondamentali da seguire sono:
- scegliere un frigorifero delle giuste dimensioni: più è grande, infatti, più il suo tempo di raffreddamento è maggiore;
- organizzare il cibo negli appositi spazi, sia per trovarli immediatamente senza lasciare inutilmente la porta aperta e “scaldare” gli alimenti, sia per sfruttare le temperature studiate dall’elettrodomestico nei vari scomparti divisi per categoria di alimenti
- scongelare gli alimenti in frigorifero, passaggio cruciale sia per la sicurezza alimentare e igiene di ciò che mangiamo (lo scongelamento va sempre fatto gradualmente e non creando shock termici), sia perché il freddo generato dal cibo congelato aiuta ad abbassare la temperatura nel frigorifero che non consuma ulteriore energia per raffreddarsi;
- non riporre mai in frigorifero o in congelatore alimenti ancora caldi, aspettare che arrivino a temperatura ambiente. Questa regola è d’oro sia per evitare che il frigorifero si surriscaldi e quindi richieda più energia per tornare a temperatura, sia per una questione di sicurezza alimentare: lo sbalzo farebbe creare nel contenitore abbondante condensa che andrebbe a inumidire troppo gli alimenti, creando più facilmente la formazione di muffe; inoltre, l’innalzamento della temperatura intaccherebbe tutti gli altri alimenti conservati in frigorifero, esponendoli a una scorretta conservazione
- controllare le guarnizioni isolanti, in modo che lo sportello aderisca sempre in maniera perfetta all’incasso;
- sbrinare regolarmente il frigorifero e il congelatore perché uno strato troppo spesso di brina o ghiaccio sulle pareti interne aumenta il consumo dell’elettrodomestico;
- aprire gli sportelli con attenzione evitando di farlo troppo spesso e non lasciarli aperti, può sembrare banale ma disperde molto del freddo accumulato;
- il frigorifero deve essere pieno ma non zeppo e quando ci si allontana per un periodo da casa è buona norma conservarvi dentro bottiglie di acqua;
- evitare di mettere a congelare troppe cose insieme, meglio scaglionarle nel tempo e se possibile non di grandi pezzature
- verificare periodicamente le temperature, anche un solo grado di differenza consuma molto. Di norma, è consigliato impostare attorno ai 7°C il frigorifero e a -18°C il congelatore.
Il forno elettrico è quello che prevede le cotture più dispendiose energicamente, sia per i tempi di cottura talvolta lunghi, sia per il consumo stesso dell’elettrodomestico. A prescindere dal forno, nuovo o più datato che sia, ecco alcune accortezze per risparmiare
- utilizzare il programma ventilato, permetterà di risparmiare fino a un terzo del consumo di energia elettrica rispetto a un programma statico, riducendo il tempo di cottura grazie alla circolazione uniforme dell’aria calda nel forno;
- altra buona pratica è anche quella di non preriscaldare il forno, se non quando richiesto espressamente nella ricetta, e di spegnerlo prima di raggiungere la cottura desiderata, sfruttando il calore residuo per completarla;
- non aprire troppe volte lo sportello durante la cottura in modo da non disperdere calore;
- anche in forno, usando delle pentole apposite con il coperchio si risparmia tempo e il 70% di energia; spegnendo il forno 5-10 minuti prima, poi, si può sfruttare il calore residuo nella camera di cottura;
- usare con parsimonia la funzione grill perché consuma molto.
Il piano di cottura a induzione, per lo più presente nelle cucine svizzere, è già una scelta amica dell’ambiente perché non consuma gas (quindi è a zero emissioni di CO2, vista l’assenza di combustione) ma corrente elettrica, che con una buona tariffa ed evitando al massimo la potenza di cottura, è un buonissimo metodo di risparmio. Inoltre, ha il vantaggio di una totale efficienza: il piano si riscalda solo esattamente sotto la pentola non portando dispersione di calore e l’acqua bolle in tempi ridotti. Per questo tipo di piano cottura – come per quello a gas – vale la regola del coperchio: cuocere usando i coperchi significa consumare il 30 per cento di energia in meno.
Per chi, invece, non può proprio fare a meno del caro vecchio fornello a gas e della fiamma, l’uso delle pentole diventa cruciale
- anche in questo caso, il coperchio è fondamentale per evitare la dispersione di calore in cottura;
- le padelle o pentole utilizzate devono essere di misura adatta e non eccessiva rispetto alla quantità di alimento che si vuole cucinare, assicurandosi che la fiamma sia centrata sul fondo della casseruola senza fuoriuscire;
- i cibi andrebbero cotti o scaldati partendo da una temperatura ambiente così da evitare un consumo di gas in eccesso se si partisse da temperature da frigorifero che richiederebbero più tempo per scaldarsi.
Per gli altri elettrodomestici (macchina per il caffè, frullatore, microonde, bollitore, etc...) vale la regola di lasciarli collegati solo quando sono adoperati e, se proprio rimangono attaccati alla presa, sarebbero da spegnere non lasciandoli in stand-by. La modalità stand-by, infatti, consuma.
A proposito di fornelli, qualche metodo di cottura o preparazione
Oltre alla cottura passiva della pasta o del pollo, come abbiamo anche già proposto noi di RSI Food: Petto di pollo in cottura passiva, ci sono tante altre cotture strategiche per il risparmio.
La cottura a vapore, possibile anche al microonde, aiuta a ridurre i consumi perché è attuabile in cestelli sovrapposti e quindi cuoce più alimenti in un’unica volta. Bisogna solo avere cura di posizionare nello strato inferiore gli alimenti che richiedono più tempo per cuocere e via via salendo quelli che ne richiedono meno.
La pentola a pressione è sempre un ottimo espediente per quelle cotture che richiederebbero più di 20 minuti in pentola normale.
Grazie al bollitore, l’acqua giunge a ebollizione con il 50 per cento di energia in meno, quindi usiamolo anche per scaldare l’acqua necessaria per la pasta o altro.
Quando si cuoce una pietanza è sempre bene ridurne la grandezza in modo che si cucini più velocemente, pensiamo ai contorni di verdure, alle patate arrosto o i pesci che possono essere cucinati in filetti e non interi.
Nel mondo dei legumi, poi, prolungare il tempo di ammollo significa ridurne drasticamente la bollitura.
Stessa cose per risi integrali o altri cereali che richiedono lunghe cotture.