Curiosità e trend

Funghi medicinali: tendenza o elisir di lunga vita?

Sempre più alimenti contenenti estratti di funghi medicinali promettono benefici per la salute ed entrano nel mondo dei cibi funzionali. È davvero così?

  • 3 febbraio, 09:49
Fungo Djamor - Micocene

Il fungo Djamor

  • © Micocene funghi 
Di: Emma Berger 

Il mercato dei funghi si espande sempre di più e la crescita non tende ad arrestarsi. L’andamento riflette il costante interesse nei cibi funzionali, ovvero quelli che influenzano lo stato di salute e di benessere del corpo. I funghi sono infatti considerati superfood, sia per i loro valori nutrizionali, sia per le potenzialità medicinali di alcune varietà
In commercio aumentano i prodotti con estratti di funghi medicinali, venduti come estremamente benefici per la salute. Sono effettivamente così salutari? Facciamo un po’ di chiarezza su questi alimenti sempre più popolari. 

Cosa sono i funghi medicinali?

I funghi medicinali sono quelli utilizzati per curare determinati problemi della salute grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antibatteriche. Tra questi funghi ci sono la Criniera di leone, nota per supportare la funzione cognitiva, il Reishi, che si utilizza come calmante e lo Shiitake, ricco di vitamine e minerali che possono rafforzare il sistema immunitario.  
Questi sono utilizzati sotto forma di estratti e addizionati ai prodotti alimentari, come bevande energizzanti, barrette energetiche e altri snack, che promettono tra le altre cose un miglioramento della concentrazione e della memoria. Si trovano anche molti caffè ai funghi, ovvero una combinazione di caffè con estratti di funghi medicinali per ridurre il nervosismo associato alla caffeina.

Numerosi studi in corso, inoltre, stanno analizzando l’effetto dei composti derivati dai funghi per la prevenzione e terapia contro alcuni tipi di cancro, dimostrando le loro grandi potenzialità. Tuttavia, sono osservazioni che si basano soprattutto sugli effetti a breve termine e mancano ancora informazioni riguardo a quelli a lungo termine.  

In generale, c’è una mancanza di un supporto scientifico per quanto riguarda molte delle dichiarazioni sulla salute di questi funghi. Questo vale quindi anche per i nuovi alimenti in commercio. Il fatto che non ci siano prove solide non significa che questi benefici non esistano del tutto, ma che la ricerca deve ancora essere approfondita e che è importante essere cauti rispetto a quelle che possono essere tecniche di marketing che cavalcano l’onda delle tendenze. 

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Funghi bioluminescenti scoperti a Zurigo

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 Il fungo Criniera di leone - Micocene funghi 

Il fungo Criniera di leone

  • ©Micocene funghi 

L’apporto nutrizionale dei funghi

Quello che è certo è che i funghi sono un alimento estremamente valido dal punto di vista nutrizionale: sono ricchi di fibre prebiotiche, che favoriscono la crescita di batteri benefici per il nostro microbioma intestinale, e contengono vitamina D2, che contribuisce all’assorbimento del calcio e del fosforo; sono inoltre poveri di grassi e hanno un contenuto proteico più elevato rispetto a molti altri vegetali. 

La loro consistenza particolare li rende anche interessanti dal punto di vista organolettico, così come il gusto umami che conferisce loro un sapore unico; per questo, sono sempre più sfruttati nel mondo della gastronomia, che valorizza le loro diverse forme, consistenze e sapori. 

Tutte queste caratteristiche rendono i funghi attrattivi anche per il mondo dei prodotti alternativi alla carne e al pesce. La dietista ASDD Lara Quarleri raccomanda comunque di associarli con porzioni di legumi o cereali: «I funghi sono incompleti dal punto di vista del profilo amminoacidico, non contenendo tutti gli amminoacidi che abbiamo bisogno. Attraverso la combinazione di funghi con legumi o cereali otteniamo una buona complementarità proteica».

Con qualche accorgimento possono quindi aiutarci a ridurre il consumo di carne, permettendo un miglioramento della salute e dell’ambiente.

Alcuni esempi di funghi commestibili diversi dal solito

Criniera di leone (Lion’s Mane): di forma globosa e cespugliosa, con filamenti bianchi simili a una criniera. Ha una consistenza carnosa e fibrosa, con un delicato sapore che ricorda il crostaceo.

Funghi enoki: si presentano come lunghi e sottili gambi raggruppati in ciuffi, dal sapore delicato e leggermente dolce, con una consistenza croccante.

Funghi ostrica (Pleurotus ostreatus): hanno una forma a ventaglio o a ostrica, con cappelli lisci e gambi corti. Dal sapore dolce e leggermente terroso, con una consistenza morbida.

Trombetta dei morti (Craterellus cornucopioides): forma a imbuto, di colore nero o grigio scuro, con una superficie esterna rugosa e cavità interna a forma di trombetta. Ha un sapore intenso, terroso e leggermente affumicato.

Maitake (Grifola frondosa): ha una forma ramificata e frastagliata, simile a un bouquet di piccole cappelle sovrapposte di colore marrone-grigiastro. Dal sapore umami, ricco e terroso, con una consistenza carnosa.

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I funghi

Serotonina 18.09.2024, 09:00

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  • Rosy Nervi

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