Ritratti e storie

La bevanda che rivoluziona uno scarto delle alte Valli

Una soluzione circolare, sostenibile e innovativa da Sonogno in Val Verzasca

  • 28.06.2024, 11:45
immagine
05:20

Intervista a Cristina Ferrini e Manuel Truglio di Verzaschella

RSI Food 20.06.2024, 16:08

  • Alessia Rauseo
Di: Sebastian Cerny / RSI FOOD 

Gli ottimi formaggi dell’Alpe celano un difetto nella filiera produttiva, da un investimento iniziale di 100 litri di latte di prima qualità, 10 kg diventano formaggio mentre i rimanenti 90 kg di siero di latte sono considerati prodotto di scarto. Cristina Ferrini e Manuel Truglio hanno sviluppato un progetto per ridare vita e valore al prodotto, nella speranza che sia replicato e ispiri piccole realtà delle alti Valli che condividono lo stesso problema.

24:20
immagine

Le forme del latte

La pulce in cucina 20.01.2024, 12:05

  • iStock
  • Maria Pia Belloni ed Elena Caresani
Abbiamo voluto creare qualcosa di speciale, che rispondesse alle esigenze moderne di sostenibilità e benessere. Il siero di latte è ricco di proteine e altri nutrienti preziosi, e ci siamo chiesti come potessimo valorizzarlo al massimo.

Cristina Ferrini

Nel dicembre 2021, tra le montagne della Val Verzasca, nasce una nuova bevanda che unisce sostenibilità, innovazione e tradizione locale: la Verzaschella. Questo progetto ha preso vita grazie alla collaborazione tra Cristina Ferrini e Manuel Truglio, due professionisti dell’industria chimica con una forte passione per il territorio, l’ambiente e la sostenibilità.

Cristina Ferrini e Manuel Truglio: i volti dietro Verzaschella

Cristina Ferrini, laureata in ingegneria chimica al Politecnico di Zurigo e con un dottorato in catalisi, ha alle spalle una carriera di ventitré anni nell’industria chimica. Originaria della Valle Verzasca, ha sentito il bisogno di tornare alla natura e alle sue radici. Così, ha deciso di avviare un progetto che potesse valorizzare le risorse locali.

Manuel Truglio, laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, originario della Sicilia, ha seguito una strada che lo ha portato dal mondo della farmaceutica alla produzione di birra artigianale. In Valle Verzasca ha trovato sua moglie e un progetto in cui credere: trasformare il siero di latte, spesso considerato uno scarto, in una bevanda fresca e salutare.

da sinistra Manuel Truglio e Cristina Ferrini, produttori della Verzaschella

da sinistra Manuel Truglio e Cristina Ferrini, produttori della Verzaschella

  • Alessia Rauseo

Una bevanda circolare

Il siero di latte è un liquido dolciastro ricco di proteine, vitamine, sali minerali e zuccheri pregiati come il galattosio. Il lattosio viene completamente eliminato. In assenza di animali come i maiali, che tradizionalmente consumano il siero, i casari devono affrontare il problema dello smaltimento, spesso costoso e complesso. C’è chi mescola il siero di latte con il letame per fungere da fertilizzante, purtroppo questa soluzione non è sostenibile avendo ripercussioni sulle acque reflue dove proliferano alghe infestanti togliendo di conseguenza le risorse necessarie ai pesci per sopravvivere. La bevanda nasce come risposta a questa sfida, trasformando il siero in una risorsa preziosa piuttosto che un problematica.

Cristina e Manuel ci tengono a lavorare con prodotti di alta qualità a km 0. Il processo di produzione della Verzaschella inizia con la filtrazione e pastorizzazione del siero di latte, ottenendo un liquido limpido e leggermente dolce. Il siero alpino deriva da una filiera di prima qualità. Questo viene poi arricchito con succhi di frutta, oli essenziali di timo, salvia e altre erbe locali, e carbonato per creare una bevanda rinfrescante e salutare. La scelta degli ingredienti è stata attentamente studiata per mantenere la bevanda il più possibile legata al territorio, utilizzando anche l’acqua di sorgente della Valle Verzasca. Dalle analisi risulta inoltre che la concentrazione di vitamine e sali minerali è identica a quella delle bevande isotoniche, usate dagli sportivi per la re-integrazione post-allenamento. La bevanda è povera di zuccheri, ne contiene il 50% in meno rispetto ad altre bevande simili.

Degustazione della bevanda analcolica gassata con siero di latte della Val Verzasca

Degustazione della bevanda analcolica gassata con siero di latte della Val Verzasca

  • Alessia Rauseo

Un progetto sostenibile

La produzione della Verzaschella avviene nel fiabesco paese di Sonogno, in un laboratorio creato appositamente per processare il siero di latte e creare il prodotto finale seguendo gli alti standard di qualità ed iter operativi ai quali i fondatori erano consoni seguire nelle loro occupazioni precedenti. Per Manuel e Cristina, l’obiettivo è dimostrare che è possibile realizzare un progetto sostenibile anche su piccola scala, di valorizzare le risorse locali e ridurre gli sprechi. “Aiutateci ad aiutare”, con questa frase Manuel riassume l’essenza del progetto: più persone sono sensibilizzate sulla problematica, più il siero viene valorizzato anziché scartato.

La nostra intenzione non è quella di diventare un’azienda che fa bevande. La nostra idea è quella di riuscire a far capire che è realizzabile un progetto locale che risolve il problema del siero anche nelle altre Valli

Manuel Truglio

Sonogno, Val Verzasca

Sonogno, Val Verzasca

  • Alessia Rauseo

Prospettive future

Il progetto non si ferma alla produzione di bevande. Cristina e Manuel stanno esplorando altre applicazioni per il siero di latte, come l’arricchimento di cosmetici e la creazione di prodotti per il benessere. “Il siero è ricchissimo e ci sono molte componenti preziose che è un peccato sprecare,” spiegano.

Il loro progetto è un modello di sostenibilità, circolarità e innovazione, che valorizza le tradizioni locali e risponde a problemi ambientali reali. Manuel e Cristina si augurano che questo modello diventi uno spunto d’ispirazione per altre piccole realtà delle alti Valli. La loro ambizione è dimostrare che anche le piccole realtà possono fare la differenza, trasformando ciò che era considerato uno scarto in una risorsa preziosa per il territorio e oltre.

immagine
03:21

Come sono cambiati gli alpeggi in Verzasca

Il Quotidiano 02.02.2024, 19:00

Correlati

Ti potrebbe interessare