A Cavigliano, nelle Terre di Pedemonte, si situa TreFrutti, un frutteto biologico con oltre trecento piante da frutta. Ma gli elementi che lo arricchiscono sono molti di più: TreFrutti è anche un punto di aggregazione, un luogo in costante mutazione che permette di contenere idee, eventi e persone. È una delle prime cose che dicono Martino Lepori e Jonathan Kral, che ora gestiscono il frutteto insieme a Samuele Bianchi e Pascal Mayor.
Il frutteto dall'alto
Fin dalle origini, l’entusiasmo
I “padri” della piantagione sono tre (da qui, appunto, il nome TreFrutti): Martino, Pascal e Samuele. Decidono di intraprendere il progetto nel 2018, su iniziativa di Samuele, dopo che questo, disponendo già di una parcella di terra, nutre il desiderio di coltivare la propria frutta. Pascal lavorava già nell’azienda agricola di famiglia, mentre Martino era abbastanza estraneo ma comunque attratto dal mondo dell’agricoltura. Decidono così di lanciare un crowdfunding, che riscuote successo tra la loro cerchia di amici, famigliari e conoscenti.
Così nel 2019 iniziano a piantare gli arbusti, e dopo poco il gruppo comincia ad allargarsi, includendo anche Jonathan: «Martino e Samuele sono due dei miei migliori amici, quindi ho aiutato sin da subito, anche perché per un progetto così c’è sempre bisogno di una mano. All’inizio si trattava di manovalanza pura, poi mi sono reso conto di quanto fosse bello il progetto. Così, man mano mi sono introdotto sempre di più», ci racconta. Ora Jonathan si occupa principalmente della comunicazione verso l’esterno e della coordinazione degli eventi, un elemento centrale nell’identità di TreFrutti.

Biodiversità urbana
Il giardino di Albert 31.05.2025, 18:00
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Un frutteto variato e biologico
Sei anni dopo la sua nascita, oggi il frutteto conta trecento piante da frutta e cinque filari di bacche, per una ventina di generi di frutta e circa settanta varietà. Nella piantagione si trova frutta di uso meno comune, come il banano di montagna, il mini-kiwi e il melograno, ma anche varietà più conosciute, tutte scelte in base ai loro gusti e seguendo quelle che attecchissero meglio nel luogo.
Un altro criterio è stato quello di selezionare varietà antiche e importanti da preservare. Hanno infatti preso le piante di mele e pere da ProFrutteti, associazione ticinese che ha come obbiettivo quello di salvaguardare le varietà di frutta antiche nel territorio della Svizzera italiana. Racconta Martino: «È importante non perdere tutto il lavoro di selezione delle varietà più adatte al nostro clima che è stato fatto nei decenni e nei secoli dai nostri antenati».
Quella di non concentrarsi solo su un genere di frutta ma variare il più possibile tra le specie è una scelta che va in linea con BioSuisse, certificazione che hanno ottenuto sin dalle origini. Martino afferma: «Ci mettiamo nel ruolo di osservatori e cerchiamo di capire cosa hanno bisogno le piante per poi agire di conseguenza. Infatti, quest’anno abbiamo cambiato, sostituito, spostato alcune varietà proprio per cercare di ottimizzare quello che è anche l’irrigazione e l’adattamento delle piante».
Jonathan e Martino ci tengono a sottolineare che i principali lavori di manutenzione li fanno Pascal e Samuele, essendo formati nel campo agricolo e di giardinaggio. Loro però, oltre ad aiutare, approfittano comunque del potere rigenerante del frutteto: «Dopo una settimana di lavoro davanti al computer non è male rigenerarsi e immergersi un po’ nella natura, in questa bolla di biodiversità», ammette Martino.
Le ore di lavoro che si investono per un progetto di questo genere non sono indifferenti, ma sono attutite dalla passione che ci sta dietro.
Jonathan Kral
Con gli eventi scoprono una nuova identità
Un’attività diventata fondamentale a TreFrutti sono gli eventi gastronomici, musicali e didattici: spazi che danno la possibilità a chi opera in questi settori di esprimersi, oltre che animare il frutteto.
Raccontano che sono iniziati in modo organico, dopo che un loro amico appassionato di cucina si è proposto nel 2020 di preparare un pic-nic gourmet. «Ci siamo accorti che ha funzionato benissimo e che la gente l’aveva apprezzato», afferma Jonathan, raccontando di come abbiano iniziato con gli eventi gastronomici per poi espandersi anche con quelli musicali e culturali. «C’è una scena musicale in Ticino che è ancora abbastanza sconosciuta e che vale la pena valorizzare. Abbiamo quindi deciso di ospitare delle band, accorgendoci poi che fare concerti qua creava un’energia bellissima, ancora diversa dall’evento gastronomico».
Un momento durante un workshop dedicato al gelato
Oltre alla dimensione culinaria e musicale hanno appunto iniziato anche con quella didattica: «TreFrutti è anche un posto di aggregazione, e le scolaresche sono sempre benvenute. Ci sono stati docenti che sono passati con le loro classi e ora un divulgatore scientifico si sta occupando di mettere in piedi un’offerta didattica per le scuole».
Così negli anni TreFrutti diventa un luogo in cui produttori, docenti, musicisti e altre personalità orbitano per collaborare o dare una mano. Alcuni esempi? Milo Bissegger, esperto di erbe spontanee che ha organizzato una serata dedicata ai cocktail, Eric Vimercati di Seminterra che ha condotto una passeggiata alla scoperta della biodiversità di Cavigliano, o ancora i viticoltori di ManiMatte, i cui vini naturali sono sempre presenti durante i loro eventi.
Ci siamo accorti di quanti progetti ci sono nella regione che la pensano simile a noi nel voler valorizzare quello che il territorio offre. Così negli anni abbiamo creato una rete.
Martino Lepori

Un momento durante la passeggiata per la natura di Cavigliano con Eric Vimercati, ornitologo
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