Ritratti e storie

Pierluigi Zanchi e il suo libro “L’orto inclusivo”

Personalità del mondo agroalimentare locale, il locarnese racconta l’importanza degli orti comunitari

  • 12 gennaio, 08:00
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In quest'immagine d'archivio Pierluigi Zanchi

  • Ti-Press / Francesca Agosta
Di: Redazione RSI Food

Classe 1959, “Pier” Zanchi si forma come cuoco in dietetica e tecnico in nutrizione umana. Nel 1988 fonda la Tigusto SA, laboratorio di artigianato alimentare rigorosamente incentrato su prodotti biologici e nel 1992 è tra i fondatori della Cooperativa ConProBio. Per 17 anni è stato insegnante alla SPAI.

Personalità cara al mondo agroalimentare locale, dedito alla continua ricerca e sviluppo di un’alimentazione artigianale “buona, pulita e giusta”, ha iniziato la sua attività produttiva con la lavorazione del tofu, prodotto con 100% soia ticinese biologica, ampliando poi in seguito la gamma di prodotti vegetali per un’alimentazione sana ed espressione del territorio.

Zanchi è da sempre forte sostenitore di un’alimentazione equilibrata tra materie prime vegetali e animali, praticante di quei metodi di produzione che rientrano nell’ambito dell’economia circolare, ben prima che questo concetto diventasse “di tendenza”.

Da sempre convinto dell’importanza sociale - non solo ambientale - dell’agricoltura urbana, Zanchi ne ha parlato a “Il gioco del Luca” di Rete Tre, introducendo il suo ultimo libro “L’orto inclusivo”, uscito il 10 dicembre scorso.

“L’orto inclusivo”

Il gioco del Luca 06.01.2024, 15:00

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